giovedì, 25 Aprile 2024

Chloe è la sorella perfetta. Ha studiato, è tra le fedelissime del movimento #MeToo, è la direttrice di punta di un importante giornale di moda. Ha sposato Adam, un noto avvocato e, con loro vive il figlio di quest’ultimo, Ethan. Figlio che Adam ha avuto da Nicky, la sorella “sbagliata” di Chloe: la più grande tra le due ma, da sempre, la più “matta”. Nicky ha collezionato relazioni lampo, la sua vita è sempre stata sottosopra, ha un debole per gli eccessi.

Chloe e Adam si sono innamorati – è capitato –, vivono a New York con Ethan – che sulle prime appare come un ragazzino un po’ problematico – mentre Nicky è rimasta sola a Cleveland. Del resto, per Adam è stato inevitabile portarle via il bambino e ottenerne l’affidamento esclusivo perché Nicky, con il vizio dell’alcol, è una madre completamente inaffidabile.

Sorelle sbagliate (Piemme, traduzione di Rachele Salerno) è il nuovo thriller di una delle regine del genere, Alafair Burke. Dopo le prima pagine che descrivono il mondo luccicante del jet set newyorkese del quale Chloe e Adam fanno parte, ci si immerge nel cuore della trama che verte sull’omicidio – in apparenza inspiegabile – di Adam. L’uomo viene ritrovato cadavere nella sua splendida casa di vacanza negli Hamptons. Ed è a questo punto che la vita dorata di Chloe – e la sua immagine tutto sommato cristallina agli occhi dell’opinione pubblica, eccetto gli attacchi degli haters contro le sue posizioni sul #Metoo – inizia a incrinarsi. I primi a nutrire sospetti su questa donna di successo sono gli agenti che indagano. Poi viene fuori che il marito era l’ex della sorella (“Riesco a immaginare che cosa pensa la gente quando sente dire che ho sposato il marito di mia sorella, ma non è come sembra. Io ho cercato d avvertirla. E’ stata lei a decidere di perdere tutto quello che aveva”) e il figlio è in realtà il nipote… a tutto ciò si aggiunge l’arrivo proprio di Chloe che contribuisce a gettare scompiglio in una routine già abbastanza stravolta.
A poco a poco si insinueranno dubbi, il lettore avrà modo di scoprire che quella coppia così unita aveva in realtà non poche crepe e anche quel ragazzino così amato, forse, nasconde una doppia vita.

Bravissima nel dosare suspense e descrizioni psicologiche – la prima persona di Chloe è alternata alla terza che offre una panoramica meno viziata dal punto di vista della donna – la Burke, fenomeno da 250.000 copie vendute, con Sorelle sbagliate conferma un talento fuori dal comune che, seguendo La ragazza nel parco e La ragazza che ho sposato, completa quella che l’autrice considera “una trilogia di romanzi che esplorano la complessità delle relazioni femminili e i diversi ruoli che le donne svolgono nella società contemporanea”.

“Mentre ci destreggiamo fra una miriade di impegni, – aggiunge – spesso ci capita di mostrare volti diversi ai nostri mariti, ex, figli, genitori, fratelli e colleghi, il tutto cercando di mantenerci fedeli a noi stesse. Sorelle sbagliate, in particolare, parla dei legami a volte conflittuali tra fratelli e sorelle adulti”.

In una quotidianità nella quale le apparenze ingannano – quasi un gioco di specchi nel quale ci si confonde -, si fa dunque strada la contraddittorietà di alcune relazioni che si presume siano inattaccabili.

Figlia dello scrittore James Lee Burke, la Burke è stata pubblico ministero a Portland, Oregon, e attualmente insegna diritto penale alla Hofstra Law School di New York.
È già autrice di diversi thriller di successo e con La città del terrore (in Italia pubblicato da Newton Compton nel 2009) è stata per settimane in cima alle classifiche britanniche e americane. Nel 2016 ha pubblicato con Piemme La ragazza nel parco e con Sperling & Kupfer Così immobile tra le mie braccia, scritto a quattro mani con Mary Higgins Clark, con la quale collabora di nuovo per la scrittura del romanzo La sposa era vestita di bianco (Sperling & Kupfer, 2017). Nel 2018 pubblica con Piemme La ragazza che hai sposato e L’ultima volta che ti ho vista.

Rossella Montemurro
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