venerdì, 19 Aprile 2024

La casa delle farfalle (Rizzoli) di Silvia Montemurro vince il primo premio al “Cinema e Libri On The Road”, premio Paolo Villaggio: è il testo più adatto secondo una giuria di settore, per essere presentato a case di produzione cinematografiche.
La casa delle farfalle taglia un altro bellissimo traguardo –si legge sul profilo Facebook della scrittrice – e lo dedico a tutti i miei lettori! Poi mio papà da piccola mi chiamava Fantozzi… Questo premio doveva essere mio.”
Secondo una leggenda giapponese, le anime dei defunti che ci hanno amato tornano in vita, prendendo le sembianze di farfalle bianche.
 La casa delle farfalle è un viaggio nei sentimenti, nelle contraddizioni del destino che attraversano generazioni di donne di due famiglie tanto distanti – Italia e Giappone – quanto vicine, unite dall’irrazionalità dell’amore, da scelte estreme e dolorose, da colpe (o presunte tali) di madri che ricadono sulle figlie… Sullo sfondo una casa che ha una stanza dedicata alle farfalle, una casa che “ti ingurgita, ti ammalia”, la casa dove è vissuta nonna Lucrezia e nella quale Anita torna dalla Germania dopo aver lasciato il compagno e il lavoro.
Tutte le donne della Casa delle farfalle si portano dietro un carico di dolore che è, appunto, incancellabile: a iniziare da Lucrezia, alla figlia Margherita fino alla nipote Anita che nasconde un segreto pesante, capace di averle rovinato la carriera e la vita personale ed averla costretta a rifugiarsi nel luogo della sua infanzia, sul lago di Como.
Anita incontra casualmente una bambina dai tratti giapponesi e dalla voce meravigliosa che vive poco distante dalla casa delle farfalle. La piccola vive con il padre e si lega subito ad Anita che però deve affrontare, ogni volta che incontra i due, l’ostilità di Margherita, contraria alle loro frequentazioni. All’improvviso riemerge dal passato una storia – la vera storia – che ha coinvolto la nonna Lucrezia. Scavando nel passato, Anita a poco a poco scopre che la sua famiglia e quella della bimba giapponese sono indissolubilmente legate. Tutto ha origine nel 1943, quando la casa di Lucrezia viene occupata da alcuni ufficiali tedeschi. Tra lei e Will, uno degli ufficiali, nasce una dirompente storia d’amore, ma la guerra sembra ostacolarli…
Con questo romanzo, l’autrice si affranca dal pubblico di teenagers al quale si era rivolta con alcuni testi precedenti e, con una trama fitta e appassionante, riesce ad abbracciare un’ampia platea di lettori: le sue farfalle le permetteranno di volare ancora più in alto nel panorama letterario.
Una curiosità: la Montemurro è stata paragonata a Lucinda Riley, l’autrice della saga Le sette sorelle – i suoi libri, editi in Italia da Giunti, hanno venduto oltre 13 milioni di copie e sono tradotti in 39 Paesi. 
Silvia Montemurro, classe 1987, vive a Chiavenna, piccolo paese in provincia di Sondrio. Nota finora come autrice Young Adult – tantissime le visualizzazioni sulla piattaforma Wattpad di Shake My Colors (Sperling & Kupfer) tra il 2016 e il 2017, si è affacciata nel mondo dell’editoria nel 2013 con L’inferno avrà i tuoi occhi (Newton Compton), segnalato dal comitato di lettura del Premio Calvino. Nel 2016 ha pubblicato il romanzo Cercami nel vento(Sperling & Kupfer), che ha ottenuto il secondo posto al Premio Letterario Under 30 Città di Como e il Premio Pegaso Città di Cattolica.
La Montemurro ha origini lucane. Pur essendo nata a Chiavenna, in provincia di Sondrio, il nonno paterno, Pietro Paolo Montemurro, era di Pignola e lei ha iniziato a conoscere e amare la Basilicata proprio grazie ai racconti del nonno.
Rossella Montemurro
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