venerdì, 19 Aprile 2024

Riceviamo e pubblichiamo dal prof. Nicola Incampo, Responsabile Regionale per l’IRC e la Pastorale Scolastica della Conferenza Episcopale di Basilicata:

Quando sono stato in Terra Santa oltre al desiderio di visitare i posti che aveva calpestata Gesù, ho avuto sempre il desiderio di Qumran.

A 12 km a sud di Gerico su trova la località di Qumran.

Essa sorge sulle pendici rocciose del deserto di Giuda: una zona arida e impervia, protesa versa il mare ed esposta al clima torrido del deserto.

Qui, nel 1947, avvenne un’importantissima scoperta: furono ritrovati rotoli e frammenti dell’Antico Testamento risalenti al II secolo a.C.

Erano documenti appartenenti agli Esseni di Qumran.

Gli Esseni monaci ebrei che, a causa dell’avanzata delle legioni romane, nel 68 d.C. abbandonarono il loro monastero nascondendo però tutti i loro manoscritti.

L’importante scoperta avvenne casualmente grazie ed un giovane pastore di 15 anni.

Il giovane pastore mentre rincorreva una capra del suo gregge, lanciando pietre colpì l’apertura di una grotta da cui scaturì uno strano rumore.

Incuriosito il giovane si arrampicò fino all’imboccatura della grotta dove trovò tante giare, tutte munite di coperchio, nelle quali erano conservati rotoli di pergamena avvolti nel lino.

Il pastore portò al mercato di Betlemme i rotoli.

Fortunatamente questi rotoli giunsero nelle mani di esperi studiosi, che si accorsero subito di trovarsi di fronte ad una scoperta straordinaria: erano manoscritti della Bibbia che risalivano al 100 a.C.

Cominciò così una gara alla ricerca di altri manoscritti tra le grotte di Qumran.

Infatti nel 1956 si arrivò alla scoperta di 11 grotte che contenevano rotoli di pergamena e frammenti di papiro.

Il ritrovamento di questi documenti, detti manoscritti del Mar Morto o Rotoli di Qumran è stata una straordinaria scoperta che conferma l’autenticità delle Sacre Scritture.

Essa è una prova che hanno avuto tutti coloro che si sono alternati nella copiatura dei testi sacri lungo il corso dei secoli.

Infatti questi manoscritti risultano pressoché uguali alle trascrizioni della Bibbia fatta da allora fino ad oggi.

Papa Benedetto nel libro Gesù di Nazaret, citando Qumran afferma: “Sembra che il Battista, ma anche Gesù e la sua famiglia, fossero vicini a questa  comunità. In ogni caso i manoscritti di Qumran presentano molteplici punti di contatto con l’annuncio cristiano”.

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