Il valore della preghiera, una riflessione del prof. Incampo

Oggi vorrei proporvi una preghiera che la mamma ha trovato nel diario di suo figlio: un ragazzo di 16 morto in un incidente stradale.

“Signore,

io non sono capace di pregare:

mai nessuno me lo ha insegnato.

Anche adesso non so cosa dirti:

ma Tu esisti?

Se esisti, perché non ti fai vedere da me?

Forse pretendo troppo!

Le vette, il mare, i fiori,

tutto il creato parla di Te

ma io non sono capace di scoprirti.

Dicono che l’amore

Sia una prova della Tua esistenza:

forse è per questo

che io non ti ho incontrato,

ma non sono mai stato amato

in modo da sentire la Tua presenza.

Signore,

fammi incontrare un amore

che mi porti a Te,

un amore sincero, disinteressato,

fedele e generoso

che sia un poco

immagine Tua”.

Vi confesserò cha questa preghiera mi ha fatto venire in mente la storia dell’Arcivescovo di Saigon che venne imprigionato, solo perché cristiano, e rimase in carcere duro per 13 lunghissimi anni.

In una intervista alla domanda: “Come hai fatto a resistere?” l’Arcivescovo rispondeva: “Come ho fatto a resistere? Semplicemente pregando!”

Ma perché è doveroso e necessario amare Dio con tutto il cuore?

Sia ben chiara una cosa: Dio non ha bisogno di niente, siamo noi che abbiamo bisogno di Dio.

Infatti, se togliamo Dio, noi togliamo la ragione della nostra dignità.

A questo punto viene spontanea una domanda: “Come faccio a sapere che amo Dio?”

La risposta cristiana è un’autentica rivoluzione: se vuoi sapere quanto ami Dio, guarda quanto ami i tuoi fratelli.

“Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello.”

Vorrei concludere questa mia modestissima riflessione con le parole che Santa Teresa di Calcutta fece scrivere sulla parete di una casa per l’accoglienza di bambini abbandonati:

“L’uomo è irragionevole, illogico, egoista: non importa amalo!

Se fai del bene, ti attribuiscono secondi fini: non importa fai del bene.

Quello che per anni hai costruito, può essere distrutto in un attimo: non importa, costruisci!

Dai il meglio di te e ti prenderanno a calci: non importa, dà il meglio di te”

Nicola Incampo

Responsabile della Conferenza Episcopale di Basilicata per l’IRC e per la pastorale scolastica

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sabato Febbraio 25, 2023

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Rossella Montemurro

Giornalista professionista materana. Laureata in Scienze dell’educazione, si è perfezionata in Bioetica e Terapia familiare e relazionale. Ha lavorato per Il Quotidiano della Basilicata – occupandosi dei settori “Cronaca” e “Cultura” -, Il Mattino di Foggia, Il Mattino di Puglia e Basilicata, il Roma e con la testata giornalistica online “Il mio TG”. Ha collaborato con le emittenti televisive “Antenna Sud” e “Lucania Tv”. Attualmente dirige la testata giornalistica online www.tuttoh24.info e collabora con la casa editrice Altrimedia. Nel 2004 ha pubblicato per Ediesse Edizioni “I giorni di Scanzano”. Il volume, nel 2005, ha ricevuto la segnalazione della Giuria del Premio letterario Basilicata. Nel 2010 ha pubblicato per BMG Editrice “Carabinieri a Matera. Tradizione e modernità al servizio dei cittadini”. La pubblicazione è stata autorizzata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Nel 2019 ha pubblicato per Altrimedia Edizioni “Calci e pugni sul tetto del mondo. Biagio Tralli, identikit di un campione” e nel 2021 "Ilmio tuffo nei sogni"

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