venerdì, 29 Marzo 2024

Si intitola “Il tesoro degli Ashanti. Viaggio in Ghana” (Aras edizioni) il nuovo libro di Francesca Giommi.
Dal Post Scriptum di Pap Khouma, autore del best seller “Io, venditore di elefanti” (Garzanti): “In questo “romanzo di viaggio” o “di scoperta degli altri”, Isabel non sfuggirà a quella regola non scritta di essere disorientata almeno inizialmente dalla propria visione alterata sull’Africa. Ma l’approccio reale con città e villaggi, la volontà sincera di aprirsi al diverso, i contatti concreti con gente e natura del luogo, descritti minuziosamente dall’autrice, alla fine daranno un approccio genuino alla giovane avventurosa protagonista”.
Isabel ama l’Africa, ne è affascinata, ne ha studiato la Storia e la Letteratura, e dall’Italia decide di partire, da sola, per trascorrere le vacanze alla scoperta del Ghana, Rough Guide alla mano.
L’avventura che la attende ridefinirà le sue idee accumulate durante gli studi universitari, rendendo più genuino il suo approccio con questo paese che attraverserà su scassati tro-tro, e la travolgerà in un turbinio di suoni e colori, sapori e odori.
Isabel, infatti, fin da subito si abbandona a questa terra, la sente amica, la percorre senza paura, e con grande rispetto. È una obroni, una giovane ragazza bianca che incontra altri ragazzi bianchi come lei, impegnati nelle ONG, e John, un compagno di studi afroamericano, conosciuto durante l’Erasmus in Inghilterra, e mai dimenticato.
“1 agosto. Emancipation Day. Ore 9.00 piazzale del Castello di Cape Coast, Ghana centrale”. Questo il contenuto della lettera proveniente da Accra, da John, impegnato con i Corpi di Pace in Africa. E qui, insieme, vivono la festa nazionale per commemorare l’abolizione della schiavitù, e il Panafest (Pan African Historical Theatre Festival), l’evento che richiama il popolo nero espatriato, soprattutto dagli Stati Uniti, alla riscoperta delle proprie radici e dei legami culturali e ancestrali più profondi con la Madre Africa. E ancora, visitano Accra, Kumasi, il Lago Volta, incontrano artisti e le fantasy coffin,__ bare dalle forme più incredibili, ispirate al mestiere o alle passioni del defunto, considerate vere e proprie opere d’arte, per arrivare al Castello di San Giorgio, patrimonio dell’Unesco, e osservare l’Oceano Atlantico con gli occhi di chi, da lì, veniva portato via a forza per essere venduto come schiavo.

Con uno sguardo aperto, genuino e spontaneo, Isabel compie anche un viaggio alla scoperta di sé, non solo dell’altro, in una terra, un continente in cui riesce a trovare il suo “oro”, un tesoro di scoperte, vite vissute ed esperienze, straordinarie e uniche.

Dottore di Ricerca in Letterature postcoloniali, africane e di migrazione, Francesca Giommi ha pubblicato saggi, interviste e recensioni in volumi, miscellanee e riviste nazionali e internazionali, è autrice di una monografia sulla letteratura Black British e collabora con L’Indice, Il Tolomeo e Il Manifesto.
Viaggiatrice e lettrice appassionata, ama girare il mondo, ascoltarne le voci, ammirarne i volti, gli usi e i costumi e raccontarne piccoli frammenti. Attualmente vive e lavora come guida turistica nel Montefeltro, all’estremità nord delle Marche.

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