venerdì, 19 Aprile 2024

“ Con molto  piacere “ ha esordito il sindaco di Garagsuo avvocato Francesco Auletta “ ho appreso,  a mezzo stampa  e da  servizi televisivi,  dell’attenzione al fiume Basento da parte della Regione Basilicata e nello specifico dall’assessore all’ambiente Cosimo Latronico. Auspico che quanto prima anche noi sindaci, firmatari di un’intesa denominata Patto per il Fiume dei comuni di  Grassano,   Garaguso, Calciano, Tricarico, Salandra, Grottole, Ferrandina, Pomarico, Pisticci, Miglionico, Bernalda della provincia di Matera ed i Comuni di Albano di Lucania, Campomaggiore e Brindisi di Montagna della provincia di Potenza, possiamo essere convocati in Regione per riprendere quel  dialogo interrotto, o probabilmente mai partito  e datato 2017. Nel ricostruire la vicenda,  proprio da Grassano in seguito ad esondazioni del fiume basento,  un movimento cittadino denominato Comitato  Giardini di Grassano  che,  rappresentato da  Raffaello Mangione,  si mobilitò  con l’organizzazione di un convegno che si tenne a Grassano il 27 giugno 2016 e vide  la partecipazione dei sindaci dell’area da Tricarico a Bernalda, con relazione tecnica scientifica del professor  Salvatore Grimaldi docente di dinamica fluviale dell` UNIBAS e con relazioni di geologi, agronomi ed economisti per affrontare la tematica in senso ampio, mise in moto una serie di incontri istituzionali . Difatti   noi sindaci ci siamo riuniti  a Bernalda per ben tre volte nei mesi successivi e,  il 06/08/2016 firmammo  il protocollo d’intesa nominando  il comune di Grassano capofila che doveva inviare la richiesta di finanziamento alla Regione per finanzirte lo studio del contratto di fiume  così come la stessa Regione aveva stabilito con la delibera n. 702 del 22 giugno 2016. Allora  dunque , oggi più che mai ritengo  che bisogna perseguire la strada dell’unità delle  comunità e  mettersi insieme per fare fronte comune nella  consapevolezza e nella determinazione, di dover effettuare con urgenza uno studio per raggiungere un contratto di fiume riguardante la parte media e finale del Fiume Basento fino alla foce, tratto maggiormente pianeggiante e maggiormente antropizzato, con la presenza di diverse zone SIC (siti di importanza comunitaria) e ZPS (zone a protezione speciale). Non è più tempo di rimandare ma bisogna  operare per la tutela,  la valorizzazione e la promozione dell’intero sistema di aree fluviali del Basento, attraverso interventi di gestione di sistemi ambientali e territoriali in relazione con i sistemi economici-sociali dei territori interessati.  

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