venerdì, 29 Marzo 2024

Ben quindici classi del comprensivo Minozzi Festa di Matera sono coinvolte in un progetto molto interessante curato da Federparchi Basilicata. Si tratta delle classi terze e quarte primaria di Minozzi e Cappelluti e delle classi prime e seconde medie Nicola Festa e Cappelluti, che partecipano a degli incontri di formazione con l’esperta Maria Berillo, Guida Ambientale Escursionistica AIGAE. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i ragazzi alla salvaguardia di un piccolo avvoltoio della murgia materana, il capovaccaio, che è in via di estinzione. Il progetto si svolge in due importanti azioni: prima la formazione, poi la partecipazione ad un concorso. Referente dell’iniziativa è la prof.ssa Silvia Palumbo.

Il progetto LIFE Egyptian vulture, avviato da circa tre anni, rappresenta il primo progetto italiano interamente dedicato alla conservazione del Capovaccaio (Neophron percnopterus) il più piccolo degli avvoltoi europei. Poco conosciuto dalla maggior parte delle persone, decisamente particolare per il suo aspetto e prezioso per il suo contributo di “spazzino” ambientale, il capovaccaio è andato via via scomparendo dalle regioni dell’Italia centro meridionale nelle quali storicamente nidificava per sopravvivere solo con una decina di coppie in alcune regioni del Sud come la Basilicata.

Il capovaccaio nidifica su sporgenze rocciose e in Italia sosta da marzo a settembre. Predilige gli habitat di aperta campagna e si avvicina anche molto agli insediamenti umani, dove trova più facilmente il cibo. È detto anche “avvoltoio degli egizi”. In effetti nei geroglifici dell’antico Egitto, il capovaccaio era il segno uniletterale usato per il suono glottidale ɑ. Nella Bibbia il capovaccaio viene indicato con il nome ebraico rachamah o racham, che è stato tradotto in italiano come «avvoltoio». L’uccello era considerato sacro a Iside presso gli antichi egizi. L’impiego del capovaccaio come simbolo reale nella cultura egizia e la protezione a esso concessa dai Faraoni rese la specie comune nelle strade del Paese, tanto che in inglese divenne nota anche come Pharaoh’s Chicken, «pollo dei faraoni».

Per rendere più coinvolgente la fase di formazione, agli alunni è stato distribuito un quaderno didattico realizzato da Biodiversità sas e dal grafico illustratore Nicola Cillo. Ad aprire il quaderno è un fumetto traboccante di colori, del quale è protagonista il giovane capovaccaio Felix. Il fumetto è un vero gioiello di graphic novel nel quale le intense pennellate raccontano una storia che ha molto di reale e che, nel suo lieto fine, trasmette un messaggio di ottimismo per la sopravvivenza della specie in Italia.

Questa iniziativa si unisce alle altre intraprese dall’I. C. Minozzi Festa per realizzare non tanto una “didattica sull’ambiente” quanto sempre più una “didattica svolta nell’ambiente e per l’ambiente”, dove le conoscenze si trasformano in atteggiamenti e comportamenti. L’educazione all’ambiente è a tutti gli effetti un valido strumento di formazione alla cittadinanza attiva, in un processo didattico, sociale e comportamentale che certamente non si esaurisce nel solo ambito dell’istruzione, ma che da questo deve necessariamente iniziare.

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