venerdì, 29 Marzo 2024

Riceviamo e pubblichiamo
dal prof. Nicola Incampo, responsabile della CEB per l’IRC e per la Pastorale Scolastica:

“Si prostrarono e lo
adorarono”.

Dopo Maria e Giuseppe
anche i Magi hanno avuto la gioia di vedere con i loro occhi il Dio uomo
bambino.

Si sono inginocchiati ed
hanno posto ai Suoi piedi tutta la loro ammirazione, frutto della docile sottomissione
e riconoscimento della Sua grandezza resasi piccola, direi a portata di mano.

Chissà cosa avranno
pensato i Magi quando hanno travato Dio in una stalla piuttosto che in una
regia!

Eppure loro in quel
Bambino hanno riconosciuto il Messia.

I Magi sicuramente erano
dei cercatori.

Andavano alla ricerca di
Dio.

A Natale è Dio che cerca
l’uomo.

All’Epifania è l’uomo che
cerca Dio.

E’ bello constatare che
questi Magi si sono scomodati, hanno tutte le loro risorse e le loro energie:
non hanno atteso che Dio andasse da loro, lo hanno cercato loro contro ogni
aspettativa, calcolo e tornaconto.

Sicuramente questi uomini
ci insegnano l’arte della ricerca.

Quando si nutre un
desiderio nel cuore e si cova un progetto nell’animo non si bada a spese, si
corre, ci si mette in gioco, si investono risorse e si generano progetti.

Non si scoraggiano mai!.

Arrivano nella città
sbagliata.

Incontrano la persona che
vuole perseguitare il Bambino.

Riprovano.

Riprendono il cammino.

Hanno in se stessi il
carburante dell’insistenza, dell’infinita pazienza che brucia trovando sempre
energie nuove fino a portare a termine la loro ricerca.

E finalmente i Magi
vedono il Dio fatto uomo avvolto dalle fasce della nascita.

Fasce a Betlemme , bende
a Gerusalemme.

Il loro pellegrinaggio si
ferma nel primo santuario della storia: la grotta di Betlemme.

Essere ricercatori di Dio
oggi significa cercarlo in tutti i santuari dove Lui si manifesta: è il luogo
più sicuro dove poterlo trovare.

Deporre dinanzi a Dio il
nostro orgoglio, i nostri doni, i nostri fallimenti e scoprire che Lui i ama
sempre e comunque.

L’Epifania è sicuramente
il segno del desiderio di Dio di farsi incontrare e conoscere dal mondo intero.

“Il tuo volto, Signore,
io cerco. Non nascondermi il tuo volto”.
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