martedì, 23 Aprile 2024

Il presidente Bardi: “Ha vinto la politica delle cose concrete”

“È stata premiata la politica delle cose concrete. I cittadini sono stanchi di ascoltare parole, vogliono vedere i fatti, e quando li vedono premiano. La condivisione di programmi con il campo allargato può dare nuovi risultati, realizzando le iniziative e i processi...

Qualche giorno fa ho riletto per l’ennesima volta il libro “Dio viene sul fiume” di Padre Gheddo, Emi 1995, perché mi piace rileggere la biografia di Padre Augusto Gianola a pagina 332.

Sapete perché?

Perché padre Gheddo dice di lui “Era un prete che cercava Dio”

Ma come un sacerdote che cerca Dio?

Ma il sacerdote Dio lo ha già trovato: come fa altrimenti a donarlo agli altri?

E’ interessante scoprire come questo missionario vive dimostrando come Dio non possiamo mai dire di averlo trovato, dobbiamo cercarlo tutta la vita.

Dobbiamo vivere ed essere stimolati da questa ricerca, perché ci rende sempre giovani, sempre allegri e sempre curiosi.

Molte volte ho chiesto ai miei alunni “Come ti immagini Dio?”

Dopo aver ascoltato le loro risposte leggevo ai ragazzi la riflessione del Missionario del libro “Dio viene sul fiume” tratta dalla pagina 252:
“La santità è una pazzia, la più grande pazzia, un’idea fissa che porta fino ad una meta senza guardare nient’altro, senza vergogna della critica o sguardo della gente, senza riposo, col cuore pieno solo di una persona, sopportando tutte le penitenze, resistendo incredibilmente al freddo, al sonno, alla fame, alla paura.

Signore dammi un po’ del tuo amore e io diventerò pazzo, correrò ad appiccare il fuoco del tuo amore in tutti i cuori, in tutte le contrade del mondo, senza mangiare né riposare, senza vergogna alcuna.

A piedi scalzi, nudo se vuoi.

Capisco san Francesco e tutti gli altri.

Avevo un’idea fissa.

Signore, toglimi tutto, ma dammi il tuo amore.

Toglimi la pioggia, ma dammi il tuo amore.

Toglimi la frutta, ma dammi il tuo amore.

Toglimi la verdura, ma dammi il tuo amore.

Toglimi i pesci, ma dammi il tuo amore.

Toglimi la vista, ma dammi il tuo amore.

Toglimi la visite, ma dammi il tuo amore.

Toglimi la salute, ma dammi il tuo amore.

Toglimi il gusto di tutto, ma dammi il tuo amore.

Toglimi i libri, ma dammi il tuo amore.

Toglimi l’appetito, ma dammi il tuo amore.

Toglimi il sonno, ma dammi il tuo amore.

Toglimi la voglia di vivere, ma dammi il tuo amore.

Toglimi l’assistenza di tutti, ma dammi il tuo amore.

Toglimi tutti i progetti, ma dammi il tuo amore.

Toglimi tutte le speranze, ma dammi il tuo amore.

Toglimi l’onore, ma dammi il tuo amore.

Toglimi il ben dell’intelletto, ma fammi pazzo di amore per Te”

Nicola Incampo

Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica

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