domenica, 23 Marzo 2025

Incidente a Grassano, 77enne investito da un’auto perde la vita

Un 77enne, Franco Varanzano, è stato investito ieri sera a Grassano da un’auto mentre attraversava la strada sulla Provinciale 1, al chilometro 28 e 100. Il guidatore, un 53enne, si è fermato per prestare soccorso. L'anziano è stato trasportato in codice rosso...

“Quale gioia più grande se non quella che mi onora grandemente qual è essere tra gli “Scrittori in Basilica” – l’iniziativa che la FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori – Presidente il Prof. Antonio Natale Rossi – ha organizzato per l’Anno Santo 2025 e per il Giubileo degli Artisti; -iniziativa curata dalla Prof.ssa Stefania Severi-. Accade il 19 febbraio, e ci sarò con la composizione poetica: Quel rilucere di perla!…colloquio fra me e me per vivificare la speranza. Trovo che sia un’opportunità estremamente significativa quella di potersi esprimere nei giorni in cui l’attenzione giubilare è tutta sugli artisti e sul mondo della cultura. L’Italia non brilla in attenzione agli artisti e alla cultura. Quella degli artisti, vieppiù per i poeti, nella nostra nazione non è ancora considerata una professione, men che meno è vista quale lavoro e perciò poco e mal retribuita, quando addirittura gli artisti non debbano ringraziare per il solo apparire su una brochure, fatte le debite eccezioni che però non sono affatto riferibili a tutta la platea ma ad una percentuale dello zero virgola, massimo dell’1 per mille o dell’1 su un milione. In ogni caso, è sul sottotitolo che ritengo sia il caso di soffermarsi: colloquio fra me e me per vivificare la speranza; allora mi chiedo e chiedo: quanti intrattengono un colloquio con se stessi? Quanti sanno stare con se stessi, quanti sanno stare in silenzio con se stessi? E la speranza? Ma dico di più:… Millenni ha lavorato il mare / millenni l’ostrica e la perla pure / incorporando luce! / In quell’abbraccio forte /il più possente / l’abbraccio d’amore / in sè / nel viaggio dei viaggi / il sè  / nella più grande avventura / la vita. Pensi ai millenni che l’uomo ha attraversato, una lenta lunga costante talvolta faticosa evoluzione…e pensi a quante guerre, a quanto sangue versato per non comprendere ancora, anzi per non voler ammettere che i confini sono un orribile incivile paradosso…che le razze sono inesistenti, che tutti discendiamo dai sessanta neri d’Africa, ossia da quel territorio, una porzione di pangea, l’unico pangea terrestre, e che oggi l’epigenetica ci svela che l’uno dall’altro siamo differenti per il 5 %…allora chi uccide chi? Se non uno dei suoi 8 miliardi di fratelli? Se in 12.000 anni non siamo riusciti ad inglobare luce e rilucere temo che arriverà prima una estinzione umana piuttosto che una reale civiltà del genere umano…e lo dico da persona che professa una luminosa fede nella vita e nell’umanità, fede che non ha nulla a che vedere con l’ottimismo, piuttosto con il guardare ancora con occhi incantati tutta l’infinita e meravigliosa bellezza che c’è attorno a ciascun essere umano. Una infinita incommensurabile bellezza! Mentre cresce il popolo dei disincantati e di chi professa la più perversa indifferenza finanche verso la violenza che sta avvelenando la più giovane fascia di popolazione. Allora, ben venga il “Manifesto educativo sulla trasmissione del codice culturale delle religioni” che il 15 febbraio sarà presentato ai Musei Vaticani. E gli artisti? Quando gli artisti decideranno di mettersi insieme e scrivere il proprio Manifesto? Naturalmente, premessa indispensabile è che siano Artisti liberi, non mercenari! E qui s’apre una faglia, un orrido spaventoso! Chissà che l’anno santo non aiuti la riflessione e converta i più alla libertà dell’arte e converta anche le istituzioni preposte perchè rivedano il punto di vista…sarebbe l’anno santo della cultura e dell’arte! Così sarebbe possibile un reale, fresco rinascimento sia come popolo che come nazione faro. Sarò nel cuore di Trastevere, e questo è molto significativo. Una magnifica Basilica di cui si narra sia stata edificata sulla casa familiare di Cecilia “vergine illustre, nata da nobile stirpe romana”, che subì il supplizio verso il 220. Il Titulus Caeciliae è in effetti attestato già dal V secoloPapa Pasquale II nel XII secolo fece costruire il campanile e il portico, e nella seconda metà del XIII Pietro Cavallini vi affrescò il Giudizio universale, mentre Arnolfo di Cambio, nel 1293, eresse il ciborio. Degli ambienti sotterranei un tempo era nota soltanto la cripta e il cosiddetto “Bagno”, il calidarium in cui la leggenda voleva che si fosse fatto il primo tentativo di soffocare Cecilia. La splendida basilica e’ retta da Mons. Marco Frisina, illuminato musicista e compositore e dalla Reverenda Abbadessa del Monastero delle Benedettine di Santa Cecilia, Madre Maria Giovanna Valenziano, che presenzieranno all’evento. Storia dell’arte e letteratura mi nutrono. Quello che l’uomo può fare con le mani è la meraviglia di tutti i miei pensieri, c’è anche l’orrore, ma desidero pensare alla meraviglia! Le mani dell’uomo sono la sua divinità; se non ci fossero, i pensieri resterebbero pura immaterialità invece con le mani l’uomo plasma la materia, ora in cose più o meno semplici o complesse che lo aiutano nella quotidianità, ora in opere d’arte che sovrabbondano nelle chiese. Dunque poter declamare -tra il dire e il cantare- una poesia nella chiesa dedicata alla santa patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti, mi emoziona oltremodo. Peraltro Santa Cecilia, esclusa la Vergine Maria, è una delle sole sette sante ad essere ricordata per nome nel Canone della Messa; pensi, che in suo onore, alla fine del XX secolo prese avvio lo storico movimento di riforma della musica sacra che fu detto per l’appunto: Cecilianismo. Inoltre, Le è noto che ho da sempre a cuore tutto ciò che riguarda il Femminile, dunque mi inchino a Santa Cecilia come a tutte le donne che hanno lasciato e lasciano e che lasceranno un segno rivoluzionario nella storia dell’umanità”.

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