martedì, 23 Aprile 2024

Dopo l’inaugurazione di mercoledì 8 settembre presso il cortile della Prefettura di Matera (Via XX Settembre, 2) della mostra, Storia di una città. Matera nelle maioliche di Giuseppe Mitarotonda, a cura di Edoardo Delle Donne, organizzata dal Circolo Culturale La Scaletta in collaborazione con la Prefettura di Matera e con il Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo dell’Università della Basilicata, continua il ciclo di incontri, Il mito e la storia. Dialoghi intorno alla Città di Matera, a cura del Prof. Aldo Corcella e la partecipazione dell’artista Giuseppe Mitarotonda, con il secondo appuntamento, domani venerdì 17 settembre. A seguire:

  • 17 settembre, ore 18.30, Il concetto di Antropocene tra consapevolezza e criticità, Prof. Marcello Schiattarella;
  • 24 settembre, ore 18, La ceramica e lo spazio dell’architettura, Prof. Antonio Conte;
  • 30 settembre, ore 18, La costruzione della Cattedrale di Matera, Prof. Antonello Pagliuca.

Come in un incontro tra due piani narrativi diversi per spazio e tempo, ma uniti dalla medesima idea di riconoscersi nella propria storia, durante il periodo espositivo, professori dell’Università della Basilicata, del Dipartimento delle culture europee e del Mediterraneo, si confronteranno sul passato (e dunque il suo lascito per il futuro) della città di Matera e le sue più interessanti vicende, partendo proprio da alcuni dei temi proposti nelle opere di Giuseppe Mitarotonda.

Per le serate l’ingresso è libero ma su prenotazione con esibizione di Green Pass, per il rispetto delle normative anti-Covid, all’email info@lascaletta.net o al num. 0835 336726.

L’incontro di domani, 17 settembre, dal titolo Il concetto di Antropocene tra consapevolezza e criticità, vede la presenza del Prof. Schiattarella che spiega: ‹‹Nel maggio del 2000 Paul J. Crutzen e Eugene F. Stoermer pubblicarono un breve articolo dal titolo The “Anthropocene”, su una rivista minore destinata ad un ristretto pubblico di specialisti. Nonostante ciò, la nota ebbe notevole risonanza e nel 2002 il solo Crutzen pubblicò il suo “manifesto” sull’Antropocene con una “Letter” su Nature. Da allora il concetto di “epoca dell’uomo” si è largamente diffuso dapprima all’interno della comunità scientifica, interessando settori disciplinari anche molto diversi tra loro, per poi entrare prepotentemente nella cultura di massa. Il termine ha conosciuto una grande fortuna e contribuito alla presa di coscienza di una problematica assai vasta, che comprende naturalmente il cambiamento climatico globale, da parte di moltissime persone della più svariata provenienza sociale e culturale. Tuttavia, a livello scientifico, molti aspetti critici riguardano l’uso e la corretta applicazione del concetto di Antropocene e il suo inserimento all’interno della scala geocronologica, e le soluzioni prospettate appaiono talvolta contrastanti››.

Ogni pannello della mostra del ceramista materano Giuseppe Mitarotonda, composto da formelle (circa 20) di vario numero e dimensione, in ceramica maiolicata, evoca ritmi, luci, colori, stagioni antiche e un passato che reca nel fondo la verità più umana ed intima della storia di Matera. Il filo conduttore è il tema del ricordo dell’antico, tramite l’arte, affinchè diventi storia; la pittura è liquida, limpida, svelta, e per tale ragione, forma e spazio diventano puro colore, quel colore che è un mezzo capace di esercitare un influsso diretto sull’anima.

Si ricorda che la mostra sarà visitabile fino al 10 ottobre 2021 con i seguenti orari: lun/sab 10/13 – 17/20, dom 10/12.30 – 17/19.30 (ingresso libero con esibizione di Green Pass).

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