mercoledì, 6 Novembre 2024

Sarà inaugurata sabato 17 dicembre alle ore 19 nello spazio espositivo della Fondazione Le Monacelle in via Riscatto 9 a Matera, la mostra dell’artista e architetto Chiara Amato dal titolo Architetture Fantastiche. 

L’esposizione, curata da Edoardo Delle Donne, è organizzata dal Circolo La Scaletta, con la collaborazione di Fondazione Le Monacelle, il patrocinio del Comune e della Provincia di Matera e resterà aperta fino all’8 gennaio 2023 dal martedì alla domenica.

La mostra è composta da venti quadri in sospensione 60x60cm e da un’installazione ad incastro in plexiglas di un metro cubo, autoportante. Le opere sono sviluppate utilizzando due software in combinazione: uno di moderazione 3D dei volumi e rendering, tra Rhinoceros, Revit e Cinema 4D, e un secondo di post-produzione che è sempre Photoshop.

Nata a Luino (Varese), Chiara Amato si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano con una tesi in Architettura sostenibile e progettazione del paesaggio.
Durante gli anni universitari ha modo di incontrare professori che le permettono di innamorarsi del processo creativo e tecnico alla base di ogni progetto.
“Essere Architetto – dice – è spaziare in modo trasversale nel bagaglio di esperienze e conoscenze che abbiamo acquisito. Una forma mentale di approccio risolutivo ai quesiti legati all’innovazione”. 

Nel corso dei suoi studi, notando una ripetizione grafica negli studi preliminari di progetto relativi al Cubo in assonometria, dà vita ad un esperimento di ricerca artistico-architettonica denominato Loopcube:  le tre facce visibili del cubo in assonometria permettono di condensare concettualmente e otticamente più aspetti contemporaneamente. Le Architetture fantastiche protagoniste di tale scopo portano alla luce il tema dell’infinito attraverso il linguaggio finito del cubo.

“La mostra della giovane artista ed architetto Chiara Amato – spiega il presidente del Circolo La Scaletta Paolo Emilio Stasi, inaugura una serie di collaborazioni del Circolo Culturale la Scaletta con La Fondazione Le Monacelle. Nostra convinzione è che la collaborazione tra diverse associazioni ed istituzioni, non possa che arricchire e stimolare sempre di più il processo di crescita culturale della nostra città”.

“Il punto di partenza – sottolinea Edoardo Delle Donne, critico d’arte e curatore della mostra – è semplice: l’artista non vive più in una astratta dimensione personale, chiuso nel suo confortevole studio. La sua pratica è legata al mondo, in una relazione profonda con i materiali, il lavoro, le idee e le persone. Una rivoluzione piccola, semplice se vogliamo, ma che trasporta l’arte contemporanea in un luogo, simbolico e spaziale, completamente diverso. Un’arte che permette di abitare gli spazi della vita e della memoria. La visione di Chiara Amato, la sua estetica scultorea e spensierata si distacca completamente dal disegno industriale, poiché scopo fondante della sua ricerca è vivere con l’arte, cercando un dialogo fra la quotidianità e una dimensione più concettuale, delicata ed eterea, discreta e quasi sussurrata. 

Una metafisica del quotidiano (o dell’illusione?) che nasce dall’osservazione della complessità delle relazioni in natura, attraverso la creazione di immagini movimentate dalla tridimensionalità, intorno a un cubo in grado di arredare e ritmare lo spazio.
Una visione futuristica che scansa l’egocentrismo a favore di un’immagine molto più confortante: siamo tutti insieme. E in questa formula multicolore leggiamo un altro decisivo dettaglio: c’è speranza per la Storia della città”.

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