mercoledì, 24 Aprile 2024

“Queste favole sono un sogno fatto alcuni anni fa che si realizza. Queste sono le favole che, se fossi bambina, vorrei ascoltare lette da mia mamma la sera prima di addormentarmi. Queste sono le favole che ho immaginato di leggere a tutti i bambini che incontrerò”.

È quanto afferma la giornalista e scrittrice Angela Iantosca nel suo Gli eroi di Leucolizia (Giulio Perrone Editore, illustrazioni di Simone Angelini), una raccolta di sette favole particolari rivolte in primis ai bambini dagli otto ai dieci anni ma che anche gli adulti farebbero bene a leggere. Non ci sono mostri, streghe, re o principesse ma gli eroi dell’antimafia (Don Pino Puglisi, Annalisa Durante, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Giancarlo Siani, Peppino Impastato, Don Peppe Diana) narrati da Gaetano Saffioti, testimone vivo del nostro tempo, imprenditore e testimone di giustizia che dal 2002 vive sotto scorta. Lui, da protagonista del primo racconto, diventa la voce narrante delle favole.

Gli eroi di Leucolizia è nato quando l’autrice, occupandosi di inchieste sulla ‘ndrangheta, si è imbattuta nella “Ninna nanna malandrineddu”, una ninna nanna cantata dalle mamme per sottolineare ai figli l’importanza di vendicare il sangue versato da un proprio parente. Da lì l’indignazione e la consapevolezza che sia indispensabile, per i bambini, conoscere i veri eroi, gli eroi dell’antimafia: uomini e donne che hanno fatto il proprio dovere e che noi, ogni giorno, dobbiamo ricordare e onorare attraverso le nostre scelte e le nostre azioni.

L’antimafia è un esercizio quotidiano, fatto di scelte, di memoria, di impegno. Un esercizio che implica anche la narrazione, perché è importante non dimenticare mai che ci sono state e ci sono persone che hanno avuto e hanno la forza di sacrificare le proprie vite in nome della giustizia, della legalità e del fresco profumo di libertà.

Gli eroi di Leucolizia è un’agiografia laica, in cui gli eroi diventano trampolieri, stelle nel cielo, sogni da realizzare, alberi di pace e speranza, poeti e innocenti abitanti di “Leucolizia, che fa rima con liquerizia, ma che liquerizia non è”.

Raccontando con semplicità storie complesse, la Iantosca riesce a sensibilizzare i più piccoli contribuendo a infondere le basi per una sana e concreta coscienza civica.

L’autrice ha collaborato con diverse testate nazionali. Da gennaio 2017 è direttore della rivista Acqua&Sapone. Già inviata de “La Vita in Diretta” (RaiUno), ha pubblicato Bambini a metà – I figli della ‘ndrangheta (Perrone, 2015), finalista del premio Piersanti Mattarella 2016 e vincitore del premio speciale Onlus Memoria nel Cuore, La Vittoria che nessuno sa – Storia di una donna nata nel corpo sbagliato (Sperling&Kupfer), La sottile linea bianca (Perrone, 2018) e In Trincea per Amore – Storie di famiglie nell’inferno delle droghe (Paoline).

Rossella Montemurro

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