Un 77enne, Franco Varanzano, è stato investito ieri sera a Grassano da un’auto mentre attraversava la strada sulla Provinciale 1, al chilometro 28 e 100. Il guidatore, un 53enne, si è fermato per prestare soccorso. L'anziano è stato trasportato in codice rosso...


Con la pasta in bianco, con il sugo, con le verdure: basta una spolverata di Croccantella – mollica di pane e peperone crusco – per dare un sapore deciso e un tocco di vivacità, anche dal punto di vista estetico, ai piatti. E pensare che quando Gianni Lapenta, 57enne panificatore di Montescaglioso, ha deciso di crearla, l’intento era solo quello di far assaggiare ai più giovani i sapori di una volta: “Questo era il condimento per un piatto di pasta veloce preparato dalle nostre madri e dalle nostre nonne. All’epoca c’era povertà e, non avendo la carne, per insaporire il primo si friggeva la mollica aggiungendo un po’ di peperone crusco. Ed è da qui che preso spunto la Croccantella, che ho però rivisitato: la mollica non è fritta ma tostata con l’olio e il peperone. Aggiungendo un pizzico di sale, il risultato – e non lo dico solo io ma quanti l’hanno assaggiata – è eccezionale”.
Tanto sapore, quindi, ma anche un colpo d’occhio non indifferente, un tocco estetico che non guasta mai.
“Dopo il panko per le panature, la Croccantella è un valido aiuto per le nostre mogli sempre impegnate. È molto saporito e già pronto, deve essere solo versato sul quel che vogliamo mangiare. Insaporisce le verdure e, perché no, ha tutte le caratteristiche per diventare un prodotto tipico lucano”. E se lo dice Gianni – insieme a lui la moglie Grazia e i tre figli Anna, Antonio e Raffaele – , da 38 anni panificatore di una delle realtà storiche di Montescaglioso, il panificio Sant’Anna, c’è da fidarsi.