venerdì, 19 Aprile 2024

“Quando ti chiamano al telefono e ti propongono tra otto mesi un incontro, una lezione, un reading. E tu dici immediatamente sì, per un solo motivo: che è tra tantissimo tempo. Dici sì soprattutto se te lo propongono in estate, perché in estate, davanti al mare o lontano diverse centinaia di chilometri da casa, sei più propenso a pensare che un giorno di otto mesi dopo non arriverà mai.

Quindi perché dire no a qualcosa che non arriverà mai? E poi gli otto mesi passano, e arriva il giorno prima di quell’appuntamento. E ti chiedi perché hai detto sì: è in un posto lontanissimo, devi fare mille cose, tutti ti dicono ma parti sempre. E non ti ricordi perché hai detto sì.

E quando non te lo ricordi, sai che hai detto sì solo perché pensavi che quel giorno non sarebbe arrivato mai”.

È questo uno dei tanti “momenti trascurabili”, tutte quelle situazioni che fanno parte della nostra quotidianità, fastidiose o piacevoli, che chissà se potremmo mai farne a meno. Quella di Francesco Piccolo in Momenti trascurabili volume terzo (Einaudi, arriva dopo Momenti di trascurabile felicità del 2010 e Momenti di trascurabile infelicità del 2015) è un’analisi semiseria ma lucida e, per certi versi, spiazzante.

Può considerarsi un momento trascurabile la predizione di un nuovo amore da parte di una cartomante alla propria moglie, se quest’ultima si aggrappa con tenacia e speranza a un responso che a noi lascia interdetti? E come potremmo definire l’ossessione per la batteria carica del telefonino che ci spinge a improbabili sopralluoghi per esser certi della presenza di una presa? E assecondare nostro figlio che ci vuole accanto a lui sul divano per vedere insieme “il film più bello del mondo”, Transformers 4?

Racconti brevi o flash racchiusi in poche frasi danno il senso della penna brillante di Piccolo, abituato nella sua narrativa a stemperare ogni cosa con l’ironia. Lui ha uno sguardo tutto particolare sulla vita e uno stile accattivante nel descrivere quello che essenzialmente è un flusso di coscienza. In Momenti trascurabili ci sono racconti, ricordi, aneddoti di tante situazioni che in fondo appartengono anche a noi e che no, per quanto trascurabili possano essere, non potremmo mai evitarli.  

Gli ultimi libri di Francesco Piccolo (1964), tutti pubblicati da Einaudi, sono: La separazione del maschio, Momenti di trascurabile felicità, Il desiderio di essere come tutti (Premio Strega), Momenti di trascurabile infelicità, L’animale che mi porto dentro. Negli Einaudi Tascabili sono stati riproposti: Storie di primogeniti e figli unici, Allegro occidentale e L’Italia spensierata. Collabora con il «Corriere della Sera». Ha firmato, tra le altre, sceneggiature per Paolo Virzí, Nanni Moretti, Francesca Archibugi, Silvio Soldini, Marco Bellocchio, e per la serie tv L’amica geniale, tratta dai romanzi di Elena Ferrante. Dai primi due libri dei Momenti Daniele Luchetti ha tratto il film Momenti di trascurabile felicità (2019).

Rossella Montemurro

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