martedì, 10 Settembre 2024

Il presidente Bardi: “Zes unica e Zes cultura, grandi opportunità”

L’obiettivo è calibrare al meglio le opportunità offerte dalla Zes unica del Mezzogiorno. Il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, ritiene che la Zona economica speciale rappresenti una grande opportunità per il Sud e per il territorio lucano. Occorre, però,...

Premio Moda Città dei Sassi, vince la stilista messinese Carmen Vulcano

Grande successo per il Premio Moda “Città dei Sassi” dove stile, eleganza, internazionalità hanno caratterizzato la tredicesima edizione del Concorso Internazionale per stilista dell’Alta Moda e Premio Eccellenze. Lo scopo del Premio Moda “Città dei Sassi” è quello di...

La Polizia
di Stato ha arrestato il
trentenne G.B.
in esecuzione di un Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura della
Repubblica di Matera. L’uomo, che era già agli arresti domiciliari, è stato
tradotto in carcere, dove espierà la pena residua di anni 3, mesi 1 e giorni
13, oltre al pagamento della pena pecuniaria pari a 6.200 euro di multa.
Il
provvedimento restrittivo è stato eseguito dagli investigatori della Squadra
Mobile, che hanno svolto le indagini
in ordine a condotte delittuose commesse tra l’estate
2016 e i primi mesi del 2017, tra cui reati di estorsione, ricettazione,
detenzione e porto illegale di armi da fuoco.
G.B. fu arrestato dalla Squadra
Mobile materana il 27 marzo dello scorso anno unitamente ad altri cinque
soggetti responsabili in concorso di estorsione aggravata, nonché a vario
titolo, di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di una pistola, di
lesioni personali aggravate e tentata violenza privata finalizzata al ritiro
della denuncia sporta presso gli Uffici della Squadra Mobile da parte di un immigrato
extracomunitario, regolarmente soggiornante in Italia.
Nell’ambito dell’attività
investigativa tesa a far luce su tali fatti e altri, la Squadra Mobile, a
seguito di mirate perquisizioni, sequestrò all’interno di un terreno sito sulla
SS.7 che collega Matera alla costa jonico-metapontina, occultati dentro un
borsone, anche cinque pistole (tre a tamburo, una P38 ed una semiautomatica
“Ekol special”, nonché diverso munizionamento composto da 14 cartucce cal. 7.65, n. 1 cal.
9×21, n. 1 cal. 38 special, 48 bossoli cal. 7.65 e altrettante ogive, più
cinque coltelli).
Le successive indagini, svolte sotto la direzione della Procura della
Repubblica materana, portarono ad attribuire la responsabilità della detenzione
illegale delle armi e delle munizioni proprio a G.B., che fu colpito da altra
Ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dalla Squadra Mobile il 29
maggio 2017.
 
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