trovava in regime di arresti domiciliari per il delitto di rapina in
un supermercato, esasperato dalle continue discussioni con la
convivente, chiama il 113 chiedendo di essere accompagnato in
carcere.
e si presenta direttamente in Questura, dove gli agenti della Volante
provvedono a riaccompagnarlo a casa.
Dopo qualche ora il giovane, pur di sottrarsi alla
difficile convivenza con la compagna, si presenta direttamente in
carcere e, per non rischiare di essere condotto nuovamente a casa,
aggredisce gli agenti della Polizia Penitenziaria e “finalmente”
riesce a farsi arrestare e accompagnare in cella.