venerdì, 29 Marzo 2024

Riceviamo e pubblichiamo dal segretario regionale SIULP Remo Buonasanti che, a nome dei colleghi CISL FNS (Rocco Scarangella), UNARMA (Antonio Pagano) e SI. NA. FI. (Eliseo Taverna) dei lavoratori appartenenti alla Polizia di Stato, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, ha deciso di inviare un breve scritto ai Prefetti di Matera e Potenza per dare voce al diffuso sentimento che aleggia tra i consociati, che quotidianamente lottano vis a vis a mani nude e ad armi impari, contro l’enorme calamità sanitaria che in questi giorni ci assilla tutti.

Per ovvi motivi, l’hashtag utilizzato da più parti sul web e sui social network “rimanete a casa” di certo non vale per il personale delle varie forze di Polizia e del Soccorso, che di notte e di giorno (in verità da sempre) è ininterrottamente impegnato in prima linea  a tutela della collettività.

Ciascun appartenente  alla Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza ha risposto – e continua a rispondere – senza esitazione all’appello e ai bisogni della collettività.

Ogni sforzo di tale personale è teso alla salvaguardia della salute dei cittadini, nel rispetto dell’ordine e della sicurezza pubblica: con la sicurezza e con l’ordine pubblico non si scherza!

Le categorie innanzi citate sono tuttavia composte da “donne” e da “uomini” che devono essere comunque messe nelle condizioni di lavorare in totale sicurezza sanitaria, senza rischi per la loro salute e per la salute dei loro familiari. (art, 2087 c.c. – dl 81/2008).

LETTERA AI PREFETTI DI MATERA E POTENZA

Eccellenza, com’è noto la situazione epidemiologica in corso sta interessando la provincia di Matera con un purtroppo costante aumento dei casi. In prima linea, sul fronte di questa inusuale battaglia, ci troviamo anche noi, operatori appartenenti alle forze dell’ordine e al soccorso pubblico, a combattere contro un nemico con cui si ha veramente poca confidenza. Il virus è dietro l’angolo! Pronto ad infettarci e venire con noi nei nostri uffici e nelle nostre case, alla fine di ogni turno. E’ ben noto infatti come ci possano essere, tra noi, persone che pur non presentando sintomi di infezione evidenti, possono invece veicolare il virus poiché inconsapevolmente infette. E proprio gli operatori di polizia e del soccorso pubblico sono, in questo momento, tra quelli notevolmente più esposti a questo tipo di contagio, diventando essi stessi inconsapevoli potenziali veicolo di trasmissione. Specialmente se si considera che siamo costretti ad operare in precarie condizioni di salvaguardia per l’oramai acclarata e sconcertante carenza dei più elementari dispositivi di protezione personale. Ma di questo, ci siamo lamentati nelle debite sedi. Con questa nota invece, vogliamo chiedere a Sua Eccellenza se non sia il caso di considerare l’opportunità di predisporre, con un Suo autorevole intervento, idonei ambienti – camerate di caserme, foresterie o stanze d’albergo – per il biocontenimento degli operatori di polizia e del pubblico soccorso che, nell’assolvimento dell’attuale delicato compito, dovessero contrarre il virus ed avessero la necessità di trascorrere il periodo di isolamento, lontano dalla propria abitazione. Una tal misura sarebbe certamente ben vista tra il personale in quanto infonderebbe maggior serenità nell’assolvimento dei delicati compiti istituzionali che stanno inducendo, oggi, un elevato tasso di stress dovuto non solo al rischio di subire il contagio ma anche alla paura di poterlo veicolare ai propri cari. Certi che vorrà prendere in considerazione il nostro appello, cogliamo l’occasione per porgerLe i più deferenti saluti.

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