Piccole opere d'arte realizzate dagli scarti di cartoncino: a lezione di creativitĆ , ieri e oggi, nei Laboratori di artigianato "I Campanacci di Pasqua", tra le iniziative collaterali dei Mercatini di primavera (in via La Vista a Matera fino al primo aprile dalle 10 a...
Riceviamo e pubblichiamo da Giusi Santagada e Don Giovanni Grassani, Centro regionale di Comunione e Liberazione di Basilicata:
Il Comunicato della Conferenza Episcopale della Basilicata (CEB) Messaggio Natalizio e Informativa sullāattivitĆ della Conferenza Episcopale della Basilicata, datato 25 dicembre 2022 e reso noto il giorno successivo, ha diffuso la notizia che la CEB ha dato Ā«definitivamente parere positivo per lāintroduzione della causa di beatificazione e di canonizzazione del Servo di Dio mons. Vincenzo Cozzi, vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa e della Serva di Dio madre Gemma Adesso,Ā» fondatrice di un ordine religioso che ha sede a S. Chirico Nuovo (Pz), Arcidiocesi di Acerenza, perchĆ© Ā«di ambedue si ĆØ giĆ ottenuto l’autorizzazione dal Dicastero per le cause dei SantiĀ» presso la Santa Sede. PerciĆ² per loro ĆØ possibile adottare il titolo di Servo di Dio. Poi si aggiunge che Ā«La Conferenza ha espresso parere positivo per lāintroduzione della medesima causa per don Tommaso Latronico, parroco di Nova Siri paeseĀ», Diocesi di Tursi-Lagonegro. Ora il vescovo, competente per questa Causa, per poter avviare a livello diocesano il processo di beatificazione e canonizzazione di don Tommaso, dovrĆ chiedere e ottenere il parere positivo del Dicastero per le Cause dei Santi. Questa notizia ci riempie di gioia perchĆ© i nostri Vescovi hanno intravisto nella vita e nella personalitĆ di don Tommaso i tratti della santitĆ . Quei segni che giĆ avevano destato attenzione e interesse in molti di quelli che lāavevano conosciuto nel tempo in cui insegnava e operava tra noi. Ancora oggi don Tommaso ĆØ ricordato con affetto e gratitudine nella testimonianza di moltissime persone che lo hanno conosciuto e raccontano di come la loro esistenza sia stata segnata e cambiata dallāincontro con lui. Un elemento fondamentale della vita di don Tommaso ĆØ stata la sua appartenenza a Comunione e Liberazione. Certamente il suo ministero sacerdotale ĆØ stato alimentato, sostenuto e attuato anche grazie allāesperienza di vita cristiana vissuta per circa 25 anni proprio nel movimento ecclesiale di CL. Unāesperienza radicata nella profonda amicizia che lo legava al Servo di Dio Mons. Luigi Giussani, con il quale condivideva anche la responsabilitĆ della conduzione di tutto il movimento. La partecipazione allāesperienza ecclesiale di CL gli ha permesso di stringere legami con tante persone, tra cui moltissimi giovani, con i quali viveva una intensa relazione educativa, una paternitĆ che ha generato molti alla fede. Il tribunale ecclesiastico necessariamente dovrĆ accertare l’esistenza e lāeroicitĆ delle virtĆ¹ cristiane del candidato alla canonizzazione, ma chi ha conosciuto don Tommaso da vicino potrĆ testimoniare un fatto evidente: la presenza di un profondo nesso tra l’esperienza del movimento da lui vissuta quotidianamente e la maturazione della sua ricchissima personalitĆ cristiana. La notizia di oggi, oltre che rallegrarci, ci dĆ anche lāoccasione per confermare la disponibilitĆ di tutti gli amici del Movimento di CL, e in particolare dellāAssociazione āAmici di don Tommaso Latronicoā che si ĆØ costituita l’11 febbraio 2021 proprio per promuovere l’avvio dell’inchiesta della Causa di Canonizzazione, ad offrire ogni forma di collaborazione per conseguire il riconoscimento della santitĆ di don Tommaso da parte dell’AutoritĆ della Chiesa, se questo corrisponde al disegno di Dio e concorre all’incremento della Sua gloria. EāciĆ² che desideriamo con tutto il cuore e che vogliamo continuare a mendicare da Colui che ĆØ la sorgente di ogni santitĆ . Alla Vergine Maria che Ā«diede alla luce il suo Figlio primogenitoĀ» (Lc 2,7), il Salvatore, che ĆØ Cristo Signore (cf Lc 2,11) domandiamo la grazia di vivere questi avvenimenti che toccano la nostra vita con quellāĀ«atteggiamento di silenzioĀ» cui ci richiamava p. Mauro-Giuseppe Lepori negli Esercizi della FraternitĆ , nellāumile consapevolezza che il silenzio vuol dire ascolto, vuol dire Ā«aprire lāorecchio del cuoreĀ». Potremo cosƬ immedesimarci nellāesperienza che ha vissuto Maria, la Madre di GesĆ¹, che Ā«custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuoreĀ» (Lc 2,19).