“Dodo Magic Illusion” conquista la città dei Sassi. La
passione e la preparazione del vulcanico Mago Dodo catturano la platea del
teatro Duni regalando uno spettacolo travolgente, arricchito dalla presenza di
alcuni artisti del circo di Montecarlo.
passione e la preparazione del vulcanico Mago Dodo catturano la platea del
teatro Duni regalando uno spettacolo travolgente, arricchito dalla presenza di
alcuni artisti del circo di Montecarlo.
Il fascino della magia, i segreti dell’illuminismo, le
suggestioni del circo per una notte, quella del 25 aprile, hanno avuto la
meglio sui ritmi frenetici della quotidianità permettendo a grandi e piccini di
avvicinarsi a un mondo incantato, senza tempo, nel quale la spensieratezza ha
prevalso sul resto.
suggestioni del circo per una notte, quella del 25 aprile, hanno avuto la
meglio sui ritmi frenetici della quotidianità permettendo a grandi e piccini di
avvicinarsi a un mondo incantato, senza tempo, nel quale la spensieratezza ha
prevalso sul resto.
Mago Dodo – il 44enne montese Domenico Salluce -, dopo
essersi esibito in prestigiose manifestazioni internazionali, ha avuto
finalmente la possibilità di farsi apprezzare anche nella sua Matera.
essersi esibito in prestigiose manifestazioni internazionali, ha avuto
finalmente la possibilità di farsi apprezzare anche nella sua Matera.
Iscritto al Club Magico Italiano e alla Fism
(Federazione Internazionale di Società Magiche), il 4 maggio parteciperà a
Bari al primo Festival della Magia – Trofeo AGEBEO – per poi continuare il tour
che lo porterà a Pescara, Rimini, Bologna e Abano Terme.
(Federazione Internazionale di Società Magiche), il 4 maggio parteciperà a
Bari al primo Festival della Magia – Trofeo AGEBEO – per poi continuare il tour
che lo porterà a Pescara, Rimini, Bologna e Abano Terme.
Mago Dodo non nasconde un pizzico di amarezza per la
serata del 25, su una città che avrebbe auspicato fosse più ricettiva e aperta
a questo genere di spettacoli: “Qualsiasi tipo di rivoluzione culturale ha
bisogno di tempo per essere compresa. Può sembrare retorica ma è giusto il
detto: non si è mai profeti nella propria patria!”.
serata del 25, su una città che avrebbe auspicato fosse più ricettiva e aperta
a questo genere di spettacoli: “Qualsiasi tipo di rivoluzione culturale ha
bisogno di tempo per essere compresa. Può sembrare retorica ma è giusto il
detto: non si è mai profeti nella propria patria!”.
Rossella Montemurro
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