venerdì, 29 Marzo 2024

Con i suoi film è riuscito a dar forma ai nostri incubi e alle nostre paure eppure è rimasto intrigato da La dolce vita di Fellini e, per lui, l’Italia era via Veneto. David Cronenberg, ospite del Matera Film Festival, nel corso di una conferenza stampa (foto Enzo Epifania) all’hotel San Domenico a Matera, parla di cinema e pandemia.

In merito all’accostamento tra il suo Crash e Titane di Julie Ducournau, Palma d’Oro a Cannes, sottolinea quanto sia difficile provocare e come, tra le due opere, ci sia un diverso tipo di provocazione: una quindicina di anni fa Crash lasciava attoniti e sgomenti, oggi Titane strappa sorrisi: “Ma credo – ha sottolineato il regista – che la  Ducournau  abbia voluto essere deliberatamente comica in quel film”.

Parlando della pandemia, ha confidato che di aver avuto da piccolo la poliomielite e di averne avuto paura: “Anche in quella occasione, poi, abbiamo scoperto il vaccino. A quei tempi non avevamo Internet, oggi online possiamo reperire moltissime informazioni. Certo, ci sono sempre state persone contrarie ai vaccini e credo sia difficile per chi non ha competenze mediche capire cosa ci sia dentro il vaccino anti Covid. In America, tra l’altro non si ha fiducia. Però, le persone che ti dicono che ci sia Bill Gates dietro i vaccini, allora no, non credo proprio: tutti noi abbiamo un Iphone! In un certo senso vi è un controllo del corpo, come accade in molte culture che controllano il corpo delle donne. È un’iniziativa globale per liberare il corpo controllando il corpo stesso.

Io sono vaccinato con doppia dose e, fino a quando è arrivato il Covid, non ho vissuto nessun tipo di pandemia. Il Covid è stato sorprendente, ha una forza devastante terribile”.

Annunciati due nuovi ingressi nello staff del Matera Film Festival: si tratta di Tony Panciotta (direttore di programmazione) e  Donato Santeramo (direttore artistico) che è direttore del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture, della Queen’s University, Kingston, Canada.

Il Matera Film Festival è presieduto da Dario Toma e Annarita Del Piano, con la direzione artistica di Silvio Giordano, Nando Irene e Michelangelo Toma, e con la direzione artistica musicale di Giuseppe Papasso.

Rossella Montemurro

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