Da Sassari a Potenza donna incinta al sesto mese per curarsi dalla cefalea ortostatica

E’ tornata a Sassari, dove potrà serenamente completare la gestazione, la 36enne incinta al sesto mese e guarita dalla cefalea ortostatica grazie alla rivoluzionaria tecnica elaborata dal primario di neurologia del San Carlo, Enrico Ferrante per curare questa patologia rara causata da un’ipotensione liquorale spontanea. Un dolore feroce e persistente che ti rende impossibile la vita quotidiana perché l’unico modo di lenire il dolore è sdraiarsi. La donna è giunta a Potenza “dopo due mesi trascorsi a guardare i soffitti negli ospedali sardi”. Alla malattia, insorta al quarto mese e rara in gravidanza, l’unica risposta che avevano trovato i medici sardi era stata l’allettamento fino al parto e la reidratazione per via orale. Una terapia conservativa che aggira il problema, le feroci emicranie impediscono al paziente di stare in piedi, mentre il trattamento ricevuto al San Carlo, una blood patch epidurale usando 30 millilitri di sangue della stessa paziente, ha risolto la patologia alla radice.
“La metodica del blood patch nelle donne gravide – spiega Enrico Ferrante – è diversa, poiché  viene eseguito senza guida fluoroscopica, essendo controindicati l’ uso del mezzo di contrasto iodato e i raggi x. Per questo motivo è stato fatto in sala parto, con il supporto del responsabile della partoanestesia, Giuseppe Petrecca, e non nella sala angiografica della radiologia interventistica del dottor Molfese, dove sono stati effettuati i precedenti blood patch. La paziente presentava come fattore di rischio una lassità legamentosa che determinerebbe anche una fragilità della meninge dura madre, e come fattore causale la tosse, presentata per qualche giorno in seguito a raffreddore. La patologia raramente insorge in gravidanza: tra gli oltre 300 casi che ho curato a Milano, infatti solo 6 o 7 riguardavano donne incinte “. Ora non è più il Niguarda ma il San Carlo il punto di riferimento nazionale per la cura di questa particolare cefalea: la quasi totalità dei casi finora risolti provengono da fuori regione
” La causa della sindrome – precisa il dottor Ferrante – è una perdita di liquor da un foro, della dura madre, membrana che avvolge il midollo spinale, generalmente nel tratto cervico-dorsale del rachide, che causa una diminuzione della pressione liquorale che, per forza di gravità, fa “affondare” il cervello in posizione verticale. La lacerazione della dura madre avviene di solito, spontaneamente, senza alcuna causa apparente, di rado, invece, può essere causata anche da un colpo di tosse forte, starnuto, sforzo fisico eccessivo o brusca torsione del collo”
“I progressi della clinica e delle tecnologie digitali – ha commentato il direttore sanitario Antonio Picerno – permettono di diagnosticare tante nuove malattie. E’ quindi fondamentale che le risposte dedicate siano sempre più approfondite e specializzate: ed è quello, ad esempio, che possiamo fare per questa grave forma di cefalea, grazie alla procedura elaborata dallo stesso dottor Ferrante”.
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giovedì Marzo 15, 2018

TuttoH24

Testata giornalistica online registrata al Tribunale di Matera al n. 4/2017 del registro della stampa.

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Rossella Montemurro

Giornalista professionista materana. Laureata in Scienze dell’educazione, si è perfezionata in Bioetica e Terapia familiare e relazionale. Ha lavorato per Il Quotidiano della Basilicata – occupandosi dei settori “Cronaca” e “Cultura” -, Il Mattino di Foggia, Il Mattino di Puglia e Basilicata, il Roma e con la testata giornalistica online “Il mio TG”. Ha collaborato con le emittenti televisive “Antenna Sud” e “Lucania Tv”. Attualmente dirige la testata giornalistica online www.tuttoh24.info e collabora con la casa editrice Altrimedia. Nel 2004 ha pubblicato per Ediesse Edizioni “I giorni di Scanzano”. Il volume, nel 2005, ha ricevuto la segnalazione della Giuria del Premio letterario Basilicata. Nel 2010 ha pubblicato per BMG Editrice “Carabinieri a Matera. Tradizione e modernità al servizio dei cittadini”. La pubblicazione è stata autorizzata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Nel 2019 ha pubblicato per Altrimedia Edizioni “Calci e pugni sul tetto del mondo. Biagio Tralli, identikit di un campione” e nel 2021 "Ilmio tuffo nei sogni"

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