martedì, 26 Settembre 2023

Anniversario del 27° Congresso Eucaristico Nazionale, mons. Caiazzo: “La fraternità umana al centro della riflessione congressuale non resti un sogno ma trovi il modo di concretizzarsi a partire dalla celebrazione eucaristica”

Pubblichiamo il testo dell'omelia che Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, ha pronunciato nella Cattedrale di Matera in occasione dell'Anniversario del 27° Congresso Eucaristico Nazionale a tema  "Torniamo al gusto del...

La Basilicata magica protagonista de “Il Provinciale” su Rai 3

“La Basilicata delle fiabe e della magia è stata protagonista, ieri in prima serata su Rai 3, nella seconda puntata de ‘Il Provinciale’ -  ‘Il Racconto dei Racconti’, programma televisivo condotto magistralmente da Federico Quaranta, in un percorso ispirato alla...

 
 
Nel quadro delle attività  ispettive svolte incessantemente dall’Ispettorato Territoriale del  Lavoro di Potenza e Matera anche durante il periodo ferragostano nei vari settori produttivi ed in particolare in Agricoltura, privilegiando azioni mirate al contrasto del lavoro nero e irregolare spesso abbinato, anche nella Regione Basilicata, al grave fenomeno del Caporalato, sono stati svolti servizi cosiddetti a vista nella zona agricola Metapontina.
Nello specifico gli ispettori del lavoro, in uno degli accessi eseguiti nel territorio del comune di Bernalda, hanno potuto accertare l’occupazione in nero di ben 14 lavoratori, 13 uomini e una donna, tutti intenti nella attività di raccolta di pomodori.
I lavoratori in questione sono risultati essere ai controlli e alle verifiche svolte tutti extracomunitari e con regolare permesso di soggiorno rilasciato per lo più da oltre  due anni, ovvero in fase di rinnovo. Gli stessi risultano originari di vari Paesi centroafricani (Guinea, Costa d’Avorio, Mali, Gambia, Nigeria).
Do sottolineare altresì un altro aspetto rilevante ai fini delle attività di controllo di tutti gli organi competenti, ossia che i suddetti lavoratori risultano essere nella totalità alloggiati (o per meglio dire accampati) nel tragicamente famoso, per le recenti cronache, insediamento/baraccopoli dell’ex area industriale de “la Felandina”, dove solo pochi giorni orsono ha perso tragicamente la vita una giovane bracciante Nigeriana a seguito di un incendio avvenuto in uno dei capannoni di cui si compone il sito usato dalle diverse centinaia di braccianti lavoratori extracomunitari impiegati nei campi di raccolta dell’Agro Metapontino.

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