venerdì, 19 Aprile 2024

In occasione
dell’Assemblea Plenaria del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani
all’Estero), in corso di svolgimento a Matera, la Fondazione Matera Basilicata
2019 ha consegnato il titolo di “Ambasciatore nel mondo di Matera Capitale
Europea della Cultura 2019” ai 63 consiglieri presenti. A consegnare le targhe
è stato il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore
Adduce, che ha sottolineato quanto l’elemento dell’internazionalizzazione sia
centrale nel percorso di Matera 2019.

Alla cerimonia, svoltasi
ieri sera presso l’Hotel San Domenico durante la cena di benvenuto agli ospiti,
hanno preso parte il direttore generale per gli italiani all’estero (DGIT) del
Ministero Affari Esteri, Luigi Maria Vignali e il segretario generale del Consiglio
Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) Michele Schiavone, il sindaco di
Matera, Raffaello De Ruggieri, il Segretario generale della Fondazione Matera
Basilicata 2019, Giovanni Oliva e il Coordinatore delle Consulte regionali,
Luigi Scaglione.

“Consegnando il titolo di
Ambasciatori nel mondo di Matera 2019 – ha sottolineato Giovanni Oliva – diamo
ai consiglieri CGIE una grande responsabilità di raccontare la Capitale Europea
della Cultura nei rispettivi paesi di provenienza e di promuovere la vendita del
passaporto che darà diritto di accesso a tutti gli eventi del programma
culturale del 2019. La presenza del CGIE a Matera è inoltre un’occasione
preziosa per costruire e rafforzare relazioni importanti, come per esempio
quella con Palermo, dove nel prossimo anno saremo invitati a raccontare Matera
2019 nell’ambito di un convegno dedicato alle migrazioni dei giovani di seconda
generazione”.

Nel corso della Plenaria
del CGIE svoltasi questa mattina presso Casa Cava, è stato presentato il
progetto “Storyline | The Lucanian Ways” coprodotto da Youth Europe Service e
Fondazione Matera Basilicata 2019, incentrato sulle storie personali di lucani
emigrati all’estero, sia di vecchia che di nuova emigrazione, messe in
relazione con le storie di chi resta in Basilicata. Obiettivo del progetto è
far conoscere e riconoscere le due comunità in una pratica di costruzione
corale di nuovi significati dei propri luoghi di origine attraverso una
indagine filmica e video-artistica di tipo antropologico.
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