mercoledì, 24 Aprile 2024

In Inghilterra è una delle regine dei thriller psicologici, tanto da avere tra i suoi estimatori anche Paula Hawkins che ha apprezzato La vita di prima (Piemme).

Di Colette McBeth è stato da poco pubblicato in Italia per Piemme anche Le colpe degli altri (traduzione di Cristina Ingiardi). Protagonisti cinque millennials, tendenzialmente nerd, che si ritrovano insieme dopo una singolare selezione: hanno tutti risposto a un enigmatico annuncio – “Cracca un codice, viola un sistema, ottieni un lavoro” – di una società informatica.

Joe e Libby, due giovani informatici londinesi, fanno coppia da pochissimo. La loro è una coppia eterogenea: Libby ha alle spalle uno zio facoltoso che l’ha cresciuta e le ha permesso di togliersi  ogni sfizio mentre Joe non ha le stesse possibilità economiche della ragazza.  

Libby ha fatto il possibile per evitare di buttarsi in un legame sbilanciato ma la passione ha avuto il sopravvento.

Ecco perché, quando suo zio le confida di un affare andato male che mette a rischio la sua solidità finanziaria, quell’annuncio le sembra un’occasione da non perdere. Joe l’aiuta a superare la selezione, è subito chiaro che lei non ha le stesse capacità del suo compagno. Una volta ottenuto il posto, di fronte al capo, l’affascinante Kyle (un modello da imitare per i ragazzi, un uomo affascinante per le ragazze), Libby comprende che quel mettere alla prova la sicurezza informatica di alcuni siti significa anche violare codici morali.

Fin dall’inizio emergono le differenze dei componenti del gruppo: Tess è troppo bella, Will troppo antipatico e pieno di sé, Aisha sembra non avere lo stesso carattere deciso degli altri e mentre Joe è come se si lasciasse trascinare, Libby coglie incongruenze nell’atteggiamento di Tess.

Quando i cinque si ritrovano per un ritiro aziendale in un’isolata villa nel Sussex, in teoria per trovare quell’affiatamento necessario per lavorare insieme, la tensione diventa palpabile. Ma Kyle sa essere convincente: “Tutti sono qui per vincere. E vale anche fuori. Tutti vogliono mettere a segno un buon risultato nella vita, nel lavoro, nel privato, ma non tutti possono arrivare per primi. Quindi per farlo devi battere gli altri. (…) Devi battere quelli che ci sono qui. Non ci si può fidare ciecamente del prossimo. La gente si fida sempre troppo; è uno dei motivi per cui i nostri clienti perdono milioni di sterline, perché Jonny, assistente dell’amministratore delegato, si è fidato di un tizio che al telefono si è spacciati per il gran capo dell’ufficio risorse umane. Perciò l’ha lasciato entrare nel sistema informatico e bum!, la frittata è fatta. Per avere successo in questo mestiere bisogna avere il pelo sullo stomaco, non dobbiamo lasciarci intralciare dalle emozioni, non dobbiamo dare retta a chi piagnucola, non possiamo permetterci la compassione. Dobbiamo rimanere concentrati, determinati, risoluti. Disciplinati. Allora, ha o non ha senso?”

Dopo neanche due giorni di “ritiro”, è evidente che sono molte le cose strane e pericolose che stanno accadendo, così come i punti oscuri: cosa ci fanno, davvero, in quella casa?

In un crescendo molto ben orchestrato, la trama prende forma tra omissioni e bugie. In una prima parte seguiremo i punti di vista di Libby, Joe e Tess ai quali saranno affiancati altri personaggi, svelando intrighi e complicità inimmaginabili. Tanti tasselli, ma anche tanti depistaggi per una lettura che, una volta iniziata, deve arrivare fino all’ultima pagina, con una sola certezza: sapere troppo può essere letale.

Rossella Montemurro

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