venerdì, 19 Aprile 2024

Immaginate un villaggio in cui esseri magici e non magici convivono e ci sono due streghe gemelle Vaniglia e Pervinca con i loro genitori e la zia Tomelilla, dalla quale hanno ereditato i poteri magici: benvenuti a Fairy Oak, la saga fantasy nata dalla penna di Elisabetta Gnone che ha catturato migliaia e migliaia di piccoli lettori.

Del resto, la Gnone i segreti per incantare i ragazzi li conosce bene: ha studiato a Milano e, giovanissima, è entrata alla Walt Disney, dove è diventata direttore responsabile delle riviste femminili e prescolari e per la quale ha anche ideato la serie a fumetti W.I.T.C.H. 

Per Salani è da pochi giorni in libreria Fairy Oak. Il destino di una fata, un libro che è una sorta di vademecum di questo mondo fatato.

“Da oltre mille anni, a mezzanotte precisa, nelle case di Fairy Oak, minuscole fate luminose raccontano storie di bambini a streghe dagli occhi buoni, emozionate e attente. Insolito vero?”

Negli ultimi anni all’autrice sono state rivolte tante domande e curiosità a proposito della saga, e ha pensato che un libro potesse colmare quei vuoti e risolvere quei dubbi che in tanti sentono ancora d’avere riguardo i suoi abitanti. Così, con la sua voce fuori campo, in Fairy Oak. Il destino di una fata svela segreti, entra nei dettagli e racconta aneddoti e situazioni che i suoi personaggi non possono conoscere o riferire.

Grazie alle sue spiegazioni, sapremo quando Grisam Burdock s’innamorò di Pervinca Periwinkle – il momento esatto – e quando il cuore del giovane inventore Jim Burium diede il primo balzo per la sorella di Pervinca, Vaniglia. L’autrice sa cosa pensò la fata Felì la prima volta che vide dall’alto il piccolo villaggio affacciato sul mare ed è soprattutto di lei che ci narra, del primo e dell’ultimo anno che Sefeliceleisaràdircelovorrà passò a Fairy Oak, e di quei pochi istanti in cui si compie il destino di una fata.

Il popolo della Valle di Verdepiano assume così nuove sfumature.

Il libro, consigliato dagli otto anni in su, è narrato con uno stile semplice e ha, al suo interno, alcune illustrazioni –  la sovracoperta è di Claudio Prati, le illustrazioni di Vaniglia e Pervinca in sovracoperta sono di Alessia Martusciello e i colori di Barbara Baldi, le illustrazioni a matita sono di Claudio Prati, quelle per inserti a colori di Valeria Turati (colori Barbara Baldi e Valeria Turati). L’interlinea un po’ più ampia rispetto allo standard dei romanzi dà respiro alla pagina e, soprattutto, permette ai bambini una lettura agevole.

Allegato al libro anche L’erbario di Fairy Oak per conoscere le piante e i fiori che hanno dato il nome ai protagonisti della saga.

Qual è il segreto di Fairy Oak? L’originalità, la dimensione del sogno, quell’innocente “ribaltamento” di ruoli tra fate, streghe e umani…

Elisabetta Gnone è nata a Genova. Oggi vive con la sua famiglia sulle colline del Monferrato, scrive libri per l’infanzia e grazie alla serie di Fairy Oak e Le storie di Olga di carta, è una delle autrici più amate dai ragazzi. 

Rossella Montemurro

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