martedì, 10 Settembre 2024

Il presidente Bardi: “Zes unica e Zes cultura, grandi opportunità”

L’obiettivo è calibrare al meglio le opportunità offerte dalla Zes unica del Mezzogiorno. Il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, ritiene che la Zona economica speciale rappresenti una grande opportunità per il Sud e per il territorio lucano. Occorre, però,...

Premio Moda Città dei Sassi, vince la stilista messinese Carmen Vulcano

Grande successo per il Premio Moda “Città dei Sassi” dove stile, eleganza, internazionalità hanno caratterizzato la tredicesima edizione del Concorso Internazionale per stilista dell’Alta Moda e Premio Eccellenze. Lo scopo del Premio Moda “Città dei Sassi” è quello di...



Avere un fratello può essere la cosa più bella del mondo. Imparare a essere fratelli, la più difficile. Lo racconta Simone Marcuzzi in Fratelli (DeAPlaneta)
Alberto, il fratello minore, è un bambino timido, profondo, ottimi voti a scuola e una innata predisposizione al rispetto delle regole: il tipo di figlio che non dà mai problemi. Lorenzo, il maggiore, è un capobranco naturale, determinato a seguire la propria strada ovunque essa lo porti: un ragazzo destinato a sorprendere sempre. Alberto si è beccato il soprannome di “Zavorra”, perché sta sempre attaccato al fratello, nel tentativo maldestro di dimostrarsi alla sua altezza. Ma essere un peso non gli dispiace, perché significa essere legati. Di più, inseparabili. E il piccolo seguirebbe Lorenzo in capo al mondo pur di imparare i suoi gesti mentre suona la chitarra, pur di ascoltare la sua musica, pur di assomigliargli almeno un po’.
Il problema è che poi si cresce, l’adolescenza è una tempesta e sconvolge tutto, mentre la vita adulta si rivela, anno dopo anno, un rebus indecifrabile. E così i due si allontanano – senza un motivo preciso, o forse per tutti i motivi possibili – fin quando quel legame diventa malinconico come un lungo silenzio. Ma come si fa a capire perché a volte si perde chi ha il nostro stesso sangue? Come si affronta ciò che ci portiamo dentro da quando eravamo bambini, paure comprese?
Simone Marcuzzi indaga con intensità e dolcezza un rapporto delicato tra persone che possono essere tutto l’una per l’altra – complici, confidenti, amici, ma anche rivali, spine nel fianco, estranei – e racconta l’umanissima difficoltà di resistere alla tentazione di chiamarsi fuori dalle cose, per imparare a starci dentro e a tenere stretto chi amiamo.
Simone Marcuzzi è nato a Pordenone nel 1981 ed è laureato in Ingegneria. Ha esordito con il romanzo Vorrei star fermo mentre il mondo va (2010).

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