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Come cercare la Pace nel mondo, cosa significa essere persone: a Matera la voce della professoressa Miriam Jaskierowicz Arman

Un incontro speciale per la Pace, nella città della Pace, Matera, nei giorni scorsi con la professoressa Miriam Jaskierowicz Arman. Sul tema “Come cercare la Pace nel mondo”, la professoressa Jaskierowicz Arman – israeliana, pedagoga vocale, autrice di 8 libri sulla  tecnica vocale e libri di poesia, docente,  poetessa e pittrice premiatissima con un vasto curriculum artistico internazionale – ha onorato la Città dei Sassi con la sua presenza e la sua preziosa conoscenza in una serata dove si è respirata un’atmosfera di speranza. Una sopravvissuta all’olocausto ha avuto la forza di rialzarsi e affrontare la vita con dedizione e passione per diffondere le sue conoscenze, dove non esiste la differenza di razza, di colore, di religione e luogo dove si è nati. Ma ciascun essere umano vive il dolore, la gioia, ama, pensa, ha sogni, ha speranze nello stesso modo. Così deve essere. Non deve esistere l’odio per essere liberi, non ci deve essere morte per raggiungere la Pace. L’auspicio è che sia solo l’inizio di una collaborazione con Miriam Jaskierowicz Arman presso le scuole affinchè i bambini possano comprendere cosa significa essere persone: amarsi gli uni con gli altri senza distinzione.

La professoressa, nata nella Germania del dopoguerra da genitori sopravvissuti al campo di concentramento di Buchenwald ed emigrati in America nel 1962, guida da anni l’Accademia per lo Sviluppo della Voce, Ebraismo e Kabala Aps. Scopo dell’Accademia, quello di diffondere metodi e valori d’importanza fondamentali nella vita di ogni singolo individuo.

È stata insignita da numerosissimi riconoscimenti internazionali nell’ambito della pedagogia vocale, poesia ed Arte,  come il prestigioso Titolo Onorario ‘Virdimura’ in 2016 (Università di Catania), per il lavoro innovativo e esemplare  nella pedagogia vocale, autismo, femminicidi e contro l’antisemitismo dalla “Società Italiana della Medicina”  (Università di Enna).

Foto dal profilo Facebook della professoressa Miriam Jaskierowicz Arman

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