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Classifica di Italia Oggi sulla qualità della vita, la Basilicata si distingue tra le regioni del Sud. Potenza 44esima e Matera 51esima

Bolzano è la provincia italiana dove si vive meglio, subito dietro c’è Trento.
Tra le regioni del sud si distingue la Basilicata, con Potenza 44esima e Matera 51esima.
Ma in Italia i problemi e le differenze non mancano tra nord a sud, così è Trapani ad occupare l’ultimo posto. Lo dice la classifica di ItaliaOggi sulla qualità della vita, da cui si scopre che Roma è in forte risalita, un balzo di 21 posti, passando dall’88esimo gradino del 2016 al 67esimo di quest’anno. La classifica è stata curata dal Dipartimento di statistiche economiche dell’Università La Sapienza di Roma, con il supporto di Cattolica Assicurazioni. Gli indicatori presi in considerazione sono 9: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero, tenore di vita.

Il Nordest monopolizza le prime posizioni, infatti dopo Bolzano e Trento ci sono infatti Belluno e Vicenza; Treviso è sesta, Pordenone nona e Udine decima. Potenza, con il 44esimo posto è la prima provincia del Sud. Milano è stabile al 57esimo posto. Firenze svetta al 37esimo posto, risalendo di 11 gradini rispetto alla precedente rilevazione. Bologna migliora di 4 punti ed è a 43esima.  Peggiora i nvece Torino che perde 7 punti e si assesta al 77esimo posto.

Calabria e Sicilia pagano una qualità della vita insoddisfacente: Palermo è 106esima (-2). Sardegna, terra di contrasti, vede una qualità della vita insoddisfacente per Cagliari, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias, a cui fa da contraltare una qualità accettabile a Ogliastra, Nuoro e Olbia-Tempio.

Peggiora il Nordovest, che conta 8 province dove non si vive bene, probabile conseguenza dei processi di deindustrializzazione e ristrutturazione produttiva degli ultimi anni. In generale le province ‘minori’ sono contraddistinte da un notevole dinamismo e da condizioni economiche favorevoli, contrapposte a contesti metropolitani sempre più statici e non più in grado di garantire condizioni di vita accettabili ai loro residenti. Circa il 58% della popolazione italiana (lo scorso anno 53,3%) vive in province caratterizzate da una qualità della vita scarsa o insufficiente.

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