Site icon TuttoH24.info

“Chi è il santo?”, una riflessione del prof. Incampo

Vi siete mai chiesti: “Chi è il santo?

Per tracciare la strada della felicità, la Chiesa ci offre non solo insegnamenti universali, ma ci indica anche alcuni esempi concreti: i santi, cioè quegli uomini, quelle donne o quei bambini che hanno trovato la loro realizzazione della loro umanità.

Questo significa che i santi certamente non sono superuomini né degli essere ultraspirituali, anzi il più delle volte sono delle persone che durante la loro vita sono passate inosservate, di cui pochi se ne sono accorti della loro “grandezza”.

Sono uomini come tutti che hanno trovato in Dio le risposte alle loro esigenze di verità, di bontà e di bellezza.

Diciamo la verità, anche noi abbiamo pensato che la vita dei santi, la loro dimensione religiosa, sia qualcosa di staccato dalla vita di tutti i giorni, come potrebbero essere i problemi della famiglia, della scuola, del lavoro, ecc. ecc.; in realtà essere cristiani nel vero senso della parola (cioè essere santi) significa semplicemente essere persone piena di umanità, persone vere, persone autentiche.

Persone che:

È proprio perché appartengono a Dio che la loro vita è pienamente umana, che ogni loro gesto è verro, che condividono con totale gratuità i bisogni degli altri.

I santi e tutte le persone di buona volontà sono così la testimonianza vivente del fatto che le esigenze fondamentali dell’uomo possono iniziare a trovare risposta su questa terra.

In questo momento mi vengono in mete le parole che papa Benedetto XVI pronunziò nella messa di inizio pontificato che si richiamò direttamente al suo, predecessore, San Giovanni Paolo II, quando a gran voce aveva affermato: “Non abbiate paura, aprite anzi spalancate le porte le porte a Cristo”.

Papa Benedetto riprese quell’affermazione e l’approfondì dicendo a tutti che solo in Cristo si trova la pienezza della vita, il centuplo che Lui ha promesso a chi lo avrebbe seguito.

Nicola Incampo

Pubblicità
Exit mobile version