giovedì, 28 Marzo 2024

Aba Abate/Ice. La prima è una donna come tante, un’impiegata fresca di separazione dal marito con le classiche preoccupazioni per i figli adolescenti; la seconda è un’agente dell’Intelligence, preparatissima e, appunto, fredda come il ghiaccio, che però è reduce da un processo per tradimento che avrebbe potuto allontanarla dai Servizi. Entrambe sono lo stesso affascinante personaggio nato dalla penna di Roberto Costantini, in libreria con il quarto volume dedicato a una donna splendida. Cenere alla cenere (edito da Longanesi come Una donna normaleUna donna in guerraLa falena e la fiamma), per chi ha letto i precedenti libri di Costantini, svela una Aba/Ice inedita. Vulnerabile, vittima del rimorso dopo la morte di Johnny Jazir (“da vent’anni lavoro per l’intelligence. E se sono depressa è perché ho collaborato a eliminare l’unico uomo che ho amato”), alle prese con una routine ingestibile, sempre in bilico se a prevalere deve essere la madre o la spia: è una donna apprensiva e non più la 007 tutta d’un pezzo che avevamo conosciuto in precedenza. Francesco, neo diciottenne, non ha nessuna intenzione di iscriversi all’università ma vorrebbe assecondare la sua passione per la stand up comedy. Cristina invece ha deciso di andare a convivere con Sasha, ex universitario di dieci anni più grande che ha scelto di fare il bartender.

“(…) Non sono più una spia, solo una madre che non sa gestire due adolescenti, un’impiegata che passa il tempo inseguendo un finto pericolo.

Lo specchio mi rimanda la solita immagine, perché non è una risonanza magnetica, altrimenti vedrebbe dentro di me le ferite dell’anima.”

Anche nella sua ex squadra, composta da tre ragazzi esperti di informatica, non mancano i problemi e lei, che li considera figli adottivi, non può fare a meno di preoccuparsi per loro. Relegata a svolgere mansioni da scrivania, lo spirito ribelle che la contraddistingue ha però il sopravvento e la porta a buttarsi a capofitto in un’altra indagine – badando bene a tener lontani, all’inizio, i suoi superiori. Solo la cagnolina Killer sembra esserle rimasta accanto, insieme a Maria Giovanna Cordero, dirigente dei Servizi in pensione. Ed è proprio quest’ultima che le consiglia di andare fino in fondo nell’indagine, accettando la proposta dei suoi capi di andare a Riad – con tutto ciò che comporta per i precari equilibri familiari.

La minaccia che deve affrontare ora si cela dietro la figura del Generale. Di lui si sa pochissimo: figlio del deserto, uomo senza scrupoli, da decenni agisce nell’ombra e adesso è sul punto di mettere in atto un piano di puro terrore. Il Generale ha un unico punto debole: un bambino che aveva allevato con durezza, il figlio segreto del vecchio amico Mike Balistreri, e che era diventato un combattente, uno spietato mercenario.
Quell’uomo di cui lui andava fiero è morto, a causa dell’amore per una spia italiana…
Per il Generale è arrivato il momento di agire e costringere tutti i suoi nemici – dal­l’agente Ice fino all’Europa intera – alla resa dei conti.

Roberto Costantini (Tripoli, 1952), ingegnere, Master in Management Science all’università di Stanford (California), è dirigente della Luiss Guido Carli di ­Roma dove insegna Negoziazione e Leadership. Consulente aziendale, ha lavorato per società italiane e internazionali. È autore di una serie di romanzi che hanno come protagonista il commissario Michele Balistreri, bestseller tradotti negli Stati Uniti e nei principali paesi europei. Con la Trilogia del male ha vinto il Premio speciale Giorgio Scerbanenco 2014 come «migliore opera noir degli anni 2000». Con La moglie perfetta è stato finalista al premio Bancarella 2016. Nel 2020 ha scritto Anche le pulci prendono la tosse (Solferino).

Rossella Montemurro

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