giovedì, 28 Marzo 2024

Colobraro, 69enne arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno arrestato 69enne di Colobraro, che dovrà espiare un residuo pena di anni 8, mesi 6 e giorni 26 di reclusione a seguito di condanna esecutiva alla pena di anni 9 e mesi 1 di reclusione per un...

 

Sarà presentato oggi alle 17 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio Casamonica. Viaggio nel mondo parallelo del clan che ha conquistato Roma (UTET) di Nello Trocchia. Con l’autore intervengono Virginia Raggi, Sindaco di Roma e Giuseppe Cascini, Magistrato e Consigliere CSM. Modera Corrado Formigli.

IL LIBRO
È il 20 agosto 2015 quando per la prima volta l’Italia si accorge dell’esistenza del clan Casamonica. I petali piovono sul piazzale davanti alla chiesa di San Giovanni Bosco, mentre le note del Padrino accompagnano l’arrivo di una carrozza funebre scortata dai vigili urbani. Sulla facciata della chiesa, c’è un grande ritratto di Vittorio Casamonica su cui campeggia la scritta “Re di Roma”. Da allora, abbiamo visto al telegiornale video di pestaggi efferati, giornalisti minacciati e percossi, ruspe e abbattimenti nelle periferie romane.

Eppure a Roma tutti conoscono i Casamonica già da decenni. Sono sempre stati lì, piccoli faccendieri durante il dominio della Banda della Magliana, amici di boss che arrivavano dal sud in cerca di un porto sicuro all’ombra del Cupolone, o di politici e uomini dello spettacolo bisognosi di droga o di un prestito. Per tutti sono i Nullatenenti, gli zingaracci.

Mentre le istituzioni si limitavano a derubricarli a fenomeno minore, i Casamonica prosperavano: sulle minacce e la violenza cieca hanno edificato un impero fatto di discoteche, locali, palestre, concessionarie di lusso e ville sontuose. Si sono accreditati come agenzia criminale di servizi, vera e propria cerniera tra il mondo di sotto, della periferia disagiata, e il mondo di sopra, dei circoli esclusivi ai Parioli e dei salotti bene di Via Veneto.

Partendo da testimonianze inedite e resoconti giudiziari, Nello Trocchia costruisce un’inchiesta unica: il primo ritratto della famiglia criminale a capo di Roma. Districandosi nel complesso albero genealogico raccoglie le storie di boss pittoreschi e spietati, e di donne feroci e manesche; di vittime coraggiose e di uomini che, nonostante abbiano perso tutto, vivono ancora nel terrore della famiglia.

L’AUTORE 
Nello Trocchia è cronista, inviato del programma tv Piazzapulita. Ha lavorato a Nemo per Rai 2, scritto inchieste per “il Fatto Quotidiano” e “l’Espresso”. Ha pubblicato Federalismo Criminale. Viaggio nei comuni sciolti per mafia (2009), menzione speciale al premio Giancarlo Siani; La Peste. La mia battaglia contro i rifiuti della politica italiana (con Tommaso Sodano, 2010); Roma come Napoli. Il malaffare di politica e signori della monnezza che mette in ginocchio il Lazio e la capitale (con Manuele Bonaccorsi e Ylenia Sina, 2012); e Io, morto per dovere. La vera storia di Roberto Mancini, il poliziotto che ha scoperto la terra dei fuochi (con Luca Ferrari e Monika Dobrowolska Mancini, 2016). Nel 2015 ha ricevuto il premio Paolo Borsellino e il premio Articolo21 per la libertà di informazione. Per le sue inchieste ha subito minacce ed è sottoposto a vigilanza da parte dei carabinieri.
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