mercoledì, 24 Aprile 2024

Il presidente Bardi: “Ha vinto la politica delle cose concrete”

“È stata premiata la politica delle cose concrete. I cittadini sono stanchi di ascoltare parole, vogliono vedere i fatti, e quando li vedono premiano. La condivisione di programmi con il campo allargato può dare nuovi risultati, realizzando le iniziative e i processi...

Un immigrato di
nazionalità sudanese è stato denunciato dalla Polizia di Stato per
intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (c.d. “caporalato”), oltre
che per guida senza patente.
L’arrivo della stagione primaverile segna la ripresa delle lavorazioni
agricole, specie nella piana jonico-metapontina dove sono impiantate estese
colture che richiedono l’impiego di una numerosa monodopera bracciantile.
Non è infrequente che alcuni lavoratori in condizioni di necessità, soprattutto
cittadini extracomunitari immigrati, vengano talora reclutati dai “caporali”,
che provvedono a collocarli presso le varie aziende trasportandoli sui campi
dietro trattenuta di una parte cospicua dei modesti compensi ricevuti per il
faticoso lavoro prestato.
Allo scopo di contrastare la periodica ricomparsa del biasimevole fenomeno in
questo territorio, il Questore di Matera ha disposto mirati servizi di
contrasto.
L’attività è stata attuata nei giorni scorsi nella frazione di Metaponto di
Bernalda con la collaborazione di personale dell’Ispettorato del Lavoro.
Vi hanno preso parte diversi operatori della Questura (Ufficio Immigrazione,
Polizia Scientifica, Ufficio Tecnico Logistico) e del Commissariato di P.S. di
Pisticci, con l’aggiunta di un equipaggio della Squadra Mobile e tre equipaggi
del Reparto di Prevenzione Crimine della Polizia di Stato di Potenza.
Appostati in diversi punti attentamente studiati in precedenza, i poliziotti
hanno individuato alcuni automezzi sui quali salivano gli immigrati,
provvedendo poi a fermarli subito dopo la loro partenza.
Sono stati così sottoposti ad attento controllo tre veicoli e 23 immigrati, di
cui 6 rumeni e 17 provenienti da diversi paesi africani (Sudan, Tunisia, Mali,
Senegal, Ciad, Nigeria, Burkina Faso).
Tutti gli immigrati controllati sono risultati in regola con il permesso di
soggiorno e con le norme sul lavoro, ma nei confronti del conducente di una
delle tre vetture sono emersi elementi di colpevolezza per cui il soggetto è
stato denunciato all’Autorità giudiziaria per intermediazione illecita e
sfruttamento del lavoro.
L’uomo, 39 anni, sudanese residente a Bernalda, viaggiava con 6 immigrati
africani a bordo che stava portando a lavorare nelle campagne di Castellaneta
(TA). Già pregiudicato per furto e nel 2014 sottoposto alla misura di
prevenzione dell’Avviso Orale dal Questore di Matera, l’individuo era stato già
arrestato per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro dai
Carabinieri di Metaponto nel marzo dello stesso anno.
Quando i poliziotti hanno fermato quest’ultima autovettura per procedere ai
controlli, uno dei sette uomini a bordo, a differenza dagli altri, aveva
trovato posto nel baule del veicolo come se volesse nascondersi. Poi, mentre
gli altri occupanti fornivano le proprie generalità mostrando i documenti di
cui erano in possesso, il soggetto cercava di confondersi con gli altri
immigrati fermati degli altri due veicoli sperando evidentemente di sfuggire al
controllo.
Quando successivamente gli immigrati sono stati portati negli uffici del
Commissariato di Pisticci per gli approfondimenti in ordine alle responsabilità
di chi li stava trasportando per lavorare nei campi, lo stesso soggetto, un po’
impaurito, ha confessato di non avere documenti al seguito e dichiarato di non
ricordare la propria data di nascita.
Dopo il fotosegnalamento da parte della Polizia Scientifica, è emerso che non
era un clandestino: proveniente dal Ciad, sono saltati fuori il suo nome e gli
altri suoi dati anagrafici. Contrariamente a quanto egli credeva, era invece
coperto da permesso di soggiorno di cui aveva chiesto il rinnovo nel 2013, ma
che non aveva mai provveduto a ritirare perché convinto che gli fosse stato
rifiutato.
Il “caporale” era inoltre sprovvisto della patente di guida e il veicolo da lui
condotto e di cui è anche proprietario, una Lancia Lybra, è risultato privo di
copertura assicurativa. Pertanto è stato denunciato anche per reiterazione
della violazione di guida in mancanza di patente e il veicolo è stato
sequestrato.
Diversamente, il conducente di un altro veicolo dei tre fermati, con a bordo 6
rumeni e due tunisini diretti a lavorare nelle campagne di Bernalda, è stato
sanzionato per infrazione al codice della strada in quanto non aveva al seguito
la carta di circolazione del mezzo.
Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap