domenica, 9 Febbraio 2025

“Perché era capitato proprio a me?

E a quel punto cominciavo ad arrovellarmi con i se e con i ma, pur sapendo che mi sarei sentita peggio.

Qual è stato il momento in cui potevo ancora salvarmi? E se quel giorno non fossi andata al luna park? E se avessi avuto l’influenza e non fossi riuscita ad alzarmi dal letto per tutto il giorno?

E se i miei genitori avessero scoperto la mia bugia, cioè che ci andavo da sola e non con la mia amica Ella?

Me lo avrebbero impedito? E se lo Stronzo, all’ingresso del luna park, mi avesse offerto i confetti alla frutta invece delle mie caramelle preferite? Avrei resistito alla tentazione?

E la domanda più terribile di tutte: e se lo Stronzo avesse scelto un’altra?

Io avrei vissuto una vita normale. Lui avrebbe distrutto l’innocenza di un’altra bambina.”

Ira, nomen omen, una ventenne brillante ma piena di ossessioni, decide di rivolgersi a Clarissa, una delle psicologhe più mediatiche della Finlandia. Regina dei talkshow, con un’immagine impeccabile – tailleur griffato e tacco dodici -, sicura di sé. Ma Clarissa viene destabilizzata dalla nuova paziente. Probabilmente non riesce a gestirla: troppo silenziosa, ombrosa, ermetica. La sua presenza la inquieta, è una ragazza molto depressa, a forte rischio suicidio. Ira ha bisogno di Clarissa non come terapeuta: sarà il suo alibi alla scia di delitti che sta commettendo – è un’assassina seriale, una spietata killer di uomini –, ma ancora non sa chi davvero ha di fronte.

È un gioco di specchi Butterfly (Longanesi, traduzione di Delfina Sessa) l’esordio di Martta Kaukonen, un grande successo di pubblico e di critica in Finlandia e in tutta Europa. Tradotto in 16 paesi, arrivato in vetta alle classifiche dello Spiegel in Germania, presto diventerà una serie tv.

In questo thriller mozzafiato nel quale niente è come sembra, oltre alle voci di Ira e Clarissa si alternano quelle di Pekka, il marito di Clarissa, e del giornalista Arto. Psicologie complesse, tra loro intrecciate in capitoli brevissimi che danno ritmo e suspense alla storia. Di certo, fin dalle prime pagine, c’è un omicidio e il passato traumatico di Ira. Pian piano ci si rende conto che dietro le apparenze degli altri personaggi ci sono crepe e non detti.  Ira e Clarissa prendono a turno la parola per spiegare il proprio punto di vista e crearsi la propria via d’uscita. Alla fine non ci sarà più nessuno a cui credere, e al tempo stesso tutto sembrerà terribilmente chiaro: le parole occultano, manipolano, ingannano o guariscono?
La Kaukonen  vive a Helsinki. Prima di diventare una scrittrice a tempo pieno è stata critica cinematografica per i più importanti giornali nazionali.

Rossella Montemurro

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