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Ha iniziato a pensare all’abito Giubilare di Maria SS. della Bruna come se avesse di fronte una donna in carne e ossa. Ha cercato di chiederle che cosa avrebbe voluto indossare, come avrebbe voluto mostrarsi e pian piano è uscito fuori un abito magnifico. È stato un lavoro soprattutto intimo, perché una creazione simile non poteva che essere intima: “Ho avuto ripensamenti su ripensamenti ma poi, come le cose belle, è come se questo abito si fosse realizzato magicamente da solo”. Lo stilista Michele Miglionico è tra i pochissimi designer che hanno realizzato qualcosa di estremamente sacro, a testimonianza della sua dedizione alla moda sacra e della sua profonda sensibilità artistica.
Ieri, in una cattedrale di Matera gremita, è stato presentato l’abito Giubilare di Maria SS. della Bruna, un evento di eccezionale significato spirituale e culturale.
A far incontrare l’Associazione Maria SS. della Bruna con il grande stilista è stata la mostra “Madonne Lucane” – promossa da Officine della Cultura – che ha preso spunto da una collezione di Alta Moda ispirata alle figure femminili sacre del Sud Italia portate in processione. In quell’occasione, il presidente dell’Associazione chiese se fosse possibile realizzare un abito per l’anno Giubilare: ” È stata un’esperienza entusiasmante e toccante – ha sottolineato – arricchita anche da un gruppo di merlettaie di Latronico che con la loro maestria hanno realizzato alcune parti del vestito”.
L’abito, intitolato “Vestita di Sole”, è ispirato all’immagine della Madonna della Bruna rappresentata nel quadro in rame fatto realizzare nel 1856 dai devoti per la processione detta dei “Pastori”, è realizzato in duchesse di seta e doppiato in pizzo Valencienne con inserti di passamanerie artigianali ricamate a mano. Il corpetto dal taglio in stile tardo rinascimento è in jacquard di seta lavorato su antichi telai per preservarne la tradizione. Punto d’orgoglio per la camicia realizzata interamente a mano in merletto “puntino ad ago” lavorazione unica al mondo tramandata ancora da donne di Latronico (paese alle pendici del Pollino) ultime custodi di questo antico savoir faire che fanno capo all’associazione “Il Tassello” che grazie alla sua presidente dott.ssa Felicetta Gesualdi ne custodisce, preserva e diffonde la tradizione del manufatto. Infine il mantello è realizzato in broccato di seta con inserti di rose, fiore di tradizione Mariana, a sbalzo in lamina d’oro e d’argento.
Nel corso della serata, presentata dalla giornalista Antonella Losignore, si sono esibiti i Cantori Matera e il Coro Pierluigi da Palestrina.
Rossella Montemurro
Foto Enza Doria