giovedì, 28 Marzo 2024

 
Non è stata un’intossicazione
da metanolo ad uccidere la bambina materana di 9 anni morta pochi giorni fa
all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

“Il Centro ha
fornito consulenza clinica e analitica per la piccola paziente ricoverata
presso il reparto di Terapia Intensiva Cardiochirurgica dell’Ospedale
Pediatrico Bambino Gesù di Roma e deceduta il 12 ottobre scorso. Si è trattato
di test svolti presso il proprio laboratorio e presso il Laboratorio di
Tossicologia Analitica Clinica della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di
Pavia. I dati clinici e i test analitici non hanno consentito di porre
diagnosi di intossicazione da metanolo
” precisa Carlo Locatelli,
direttore del Centro Antiveleni – Centro Nazionale di Informazione
Tossicologica della Maugeri (Irccs Pavia).

“Opportuni
accertamenti – ricorda l’esperto – sono stati disposti dall’Autorità
Giudiziaria – l’intossicazione da metanolo, peraltro, avviene per ingestione, e
non può essere causata da inalazioni, durante preparazione e/o manipolazione
‘artigianale’ di Slime”, il ‘pongo’ fatto in casa con schiuma da barba e
altri ingredienti, “o giochi simili. Il metanolo, inoltre, non è
normalmente presente nei prodotti cosmetici e nei prodotti per uso domestico. Secondo
i dati del Centro Antiveleni, invece, la produzione ‘casalinga’ di Slime può
esporre a rischio di intossicazione da boro quando talvolta sono preparati a
base di questo elemento (acido borico, ‘borace’) e vengono erroneamente
ingeriti in dose tossica. Si tratta, in genere, di intossicazioni lievi”,
conclude Locatelli.
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