giovedì, 28 Marzo 2024

Parlare oggi di sviluppo umano integrale, di ben-essere e di ben-vivere tra popoli diversi per colore della pelle, culture, religioni, tradizioni non può certamente prescindere da un’idea di pace che non si limiti solo all’aspetto forse più evidente della pura e semplice assenza di conflitti e guerre (per quanto certamente da ricercare specie in questi mesi tragicamente segnati dagli accadimenti dell’Ucraina) ma che guardi prima di tutto alla dimensione dell’essere, chiamando in causa tutti e ciascuno in prima persona.

“Be peace” allora, essere la pace, vivere la pace cominciando prima di tutto da se stessi, essere il cambiamento se si vuole agire il cambiamento per affermare che un mondo migliore in cui vivere può esistere, che un mondo più giusto ed equo, senza paure, povertà, disuguaglianze e sopraffazioni è ancora possibile a patto che ciascuno sia disposto a fare la propria parte.

A cominciare dal mondo dell’arte che, come ci ricordava David Sassoli, “quale linguaggio universale della comunicazione umana, ha la straordinaria capacità di unire le persone di diverse generazioni e nazionalità”.

E’ questo il “messaggio nella bottiglia” che sei artisti Antonello Di Gennaro, Franco Di Pede, Carla Cantore, Pino Lauria, Rocco Scattino e Margherita Serra intendono idealmente trasmettere attraverso 18 opere che verranno esposte presso Arti Visive Gallery in via delle Beccherie n. 41 accompagnate dal disegno di Rafael Alberti che fu ospite a Matera nel 1973.

La mostra sarà visitabile sino al 23 maggio dalle ore 18.30 alle ore 21.00.

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