giovedì, 28 Marzo 2024

La prima edizione di “Panettoni &
Friends”, il concorso made in Basilicata promosso da FoodNotes per
eleggere il miglior panettone POPolare tradizionale artigianale dell’anno,
svoltasi a Potenza domenica 16 dicembre, ha trovato tutti d’accordo: è quello
di Igino Massari il miglior panettone del 2018 tra quelli selezionati e valutati.

Massari, tra i nomi più importanti
dell’arte della pasticceria italiana e della produzione del dolce natalizio più
conosciuto e apprezzato al mondo, emerge tra una buona selezione di maestri
pasticceri di livello nazionale come Biasetto (secondo classificato) ed il
pluripremiato “Re Panettone” lucano, Vincenzo Tiri (terzo classificato). Altro
significativo e meritevole risultato lo raggiunge un altro panettone lucano (quarto
classificato), preparato dai giovani fratelli Calciano dell’omonimo forno di
Tricarico.
 
 

A decretare la classifica una giuria,
coordinata dal pastry chef Tim Ricci, composta da esperti, professionisti,
proprietari di attività, giornalisti e appassionati del pregiato lievitato che hanno
valutato, in una degustazione “al buio”, i 12 panettoni selezionati seguendo
criteri oggettivi e specifiche regole trasparenti di degustazione, ma con
spirito gioviale e la leggerezza popolare che contraddistingue e
contraddistinguerà gli eventi targanti FoodNotes, il progetto ideato da Rocco
Catalano e Francesco Cutro pensato per “condividere un racconto di vini e cibi
con appassionati ed esperti di enogastronomia”. “Panettoni&Friends è stato
il primo evento con il quale abbiamo voluto presentarci – spiegano Catalano e
Cutro – L’intenzione è stata sicuramente quella di mettere alla prova i palati
lucani (che si sono dimostrati assolutamente preparati e competenti) e
decretare, secondo il loro giudizio, il miglior panettone tradizionale di quest’anno.
Ma l’altro importante obiettivo, ampiamente raggiunto, è stato quello di poter
condividere con un gruppo di persone, oggi un po’ più amici, un’esperienza e
una bella serata”. “Non intendiamo fare il verso a rubriche e riviste
specializzate – aggiungono – vogliamo proporre un linguaggio scanzonato ma
competente, semplice e facilmente comprensibile da tutti, perché in fondo il
cibo ed il vino hanno per noi anima POP. La nostra missione – hanno
concluso – è quella di tornare a riappropriarci di un vecchio adagio: parla
come mangi e mangia come parli”.
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