martedì, 22 Aprile 2025

Il prof. Incampo: “Aspettando la fumata bianca”

È ancora buio quando le prime campane cominciano a suonare a morto. A Roma, l’alba si fa attendere, come se anche il sole stesse osservando un momento di raccoglimento. Nella quiete sospesa di piazza San Pietro, pochi passi riecheggiano sul selciato. Qualcuno si...

È uno dei nomi principali della scena contemporanea di Pernambuco e si è distinto con la sua produzione pop. Con due nomination ai Latin Grammy, una come cantante nel 2021 e un’altra da produttore, nel 2023, Barro approda nel Sud Italia: a Taranto il 13 aprile, il 17 ad Altamura alla Masseria Mura’ e il 19 a Bari presso Secret Concert.

Nell’ultimo album, “Lingua”, riunisce il suo universo musicale come cantante, compositore e produttore ed ampia lo spettro della sua produzione musicale – una delle più interessanti degli ultimi anni – e raggiunge risultato unico tra pop, MPB e musica periferica brasiliana.

Barro è noto per essere compositore di vari brani di artisti del calibro di Lenine, Mariana Aydar, Rachel Reis (Grammy latino) e Céu. In “Lingua” duetta anche con il grande Chico Cesar autore di “Mama Africa” – arrivato sin sulle nostre radio, – stella luminosa nel panorama della musica popolare brasiliana. Il brano “Viralata Caramelo” (cagnolini randagi presenti in tutti i quartieri più poveri del Brasile che girovagano e che sono diventati dei meme) sancisce la collaborazione proprio con Chico César e promuove un potente incontro tra due generazioni e gli Stati brasiliani vicini di Pernambuco e Paraíba. Il singolo porta con sé un’atmosfera leggera e vacanziera, al ritmo del reggae/mpb, con un sound moderno con texture synth pop e dub. La canzone affronta in modo intelligente il meme del cane color caramello come una chiave di lettura dell’identità brasiliana. I versi “Atravessando a nossa mistura  abençoando nossa loucura” sono una metafora per ricercare anche nei quartieri più poveri la bellezza.

Parlare di “Viralata Caramelo”, spiega Barro, è come “dar luce alla spontaneità nelle nostre strade e nella vita di tutti i giorni”.

Foto Flora Negri

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