“Apprendo con dolore della tragica scomparsa di due operai lucani a seguito del grave incidente avvenuto in un deposito carburante a Celenzano, in provincia di Firenze. In questo momento di lutto desidero esprimere le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle...
Nel rispetto dei diritti della persona indagata, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
La Polizia di Stato di Matera ha posto agli arresti domiciliari un soggetto del posto, incensurato, in applicazione della misura cautelare disposta dal Gip presso il Tribunale di Matera. I reati ipotizzati a carico dell’uomo, a cui è stato apposto anche il braccialetto elettronico, sono di atti persecutori aggravati, diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti e danneggiamento aggravato.
Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile, con il supporto della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia di Stato di Matera, a seguito della denuncia presentata, nello scorso mese di ottobre, dall’ex fidanzata.
Da quanto emerso dalle attività investigative, dopo la fine della relazione, l’uomo avrebbe iniziato a perseguitare la donna tramite social network, minacciando “vendetta” se lo avesse escluso dalla sua vita.
Ed infatti, nel momento in cui si rendeva conto di essere stato “bloccato nei contatti social”, iniziava a diffondere, attraverso un falso profilo Instagram, video e foto sessualmente espliciti ad amici della vittima, senza il consenso di quest’ultima.
Non soddisfatto, avrebbe asportato con violenza lo specchietto retrovisore dall’autovettura dell’ex.
Nel corso dell’indagine, è stato altresì acquisito il materiale informatico indebitamente diffuso e poi bloccato dagli specialisti della Polizia Postale. Nell’abitazione, sono stati rinvenuti sia lo specchietto retrovisore asportato, sia il cellulare utilizzato per il falso profilo Instagram.
Nel mese in cui si celebra la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne, il risultato conseguito sottolinea, ancora una volta, l’importanza di denunciare per tempo alcuni comportamenti, segnali di una escalation che potrebbe portare a conseguenze ben più gravi.