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Arriva per Edizioni Espera la straordinaria storia di un bambino speciale: il giovane Nerone

Nerone e il mistero della barba di rame (Edizioni Espera, illustrazioni di Andra Camic) di Giovanna Arciprete non è un libro come gli altri. Narra di un bambino che decide di scoprire un mistero legato al nome del padre, che ha origini antichissime e di cui nessuno conosce la risposta. Decide, perciò, con la sua combriccola di amici di svelare questo segreto. Per farlo si imbattono in strani personaggi. Fin qui è un’avventura che vi terrà con il fiato sospeso, ma la “bomba” è che la storia si svolge nella Roma antica e il personaggio principale è… tenetevi forte: Nerone! Sì proprio lui, quello che dicono abbia incendiato Roma, ammazzato un sacco di gente e che cantava con un rospo nella gola. Non c’è un film che non lo descriva come un pazzo furioso, grasso e brutto invece aveva i capelli color del rame e bellissimi occhi verdi. Alla fine dell’avventura, che ha le tinte di un giallo, viene anche raccontata la sua vera storia che in pochi conoscono. Così dopo averla letta potrete andare in giro (anche dalle maestre!) a raccontare chi è stato realmente Nerone: un uomo saggio, umano e anche un grande imperatore. Vi sembra poco? Fermi la più secchiona della classe e a bruciapelo le chiedi: “Secondo te Nerone era buono o cattivo?”. Stai sicuro che se scommetti vinci! Ti risponderà, sospirando: “Cattivo”. A quel punto la stendi. Vedi nessuno se lo aspetta, ma proprio a questo servono gli archeologi: sempre sporchi di terra e con le loro zappette scoprono la verità, come gli investigatori dei film che ricostruendo la scena del crimine individuano l’assassino. Pensa sempre che anche i grandi del passato sono stati un tempo bambini, proprio come te, questo te li renderà più vicini e meno antipatici.

Giovanna Arciprete è un’archeologa e lo ha deciso proprio da bambina. Si è laureata, specializzata e ha conseguito anche un diploma di archivista in quel luogo misterioso che è l’Archivio Segreto Vaticano. Ha fatto indagini archeologiche, studiato i materiali degli scavi, ricercato documenti e libri sia in biblioteche che archivi polverosi. Le piace moltissimo studiare e trasmettere quello che ha imparato soprattutto ai bambini, che meritano tutto il suo rispetto come fossero piccoli studiosi. Attualmente collabora con il servizio educativo del Parco Archeologico di Ostia Antica. A questo proposito afferma sempre che per un’archeologa lavorare in quel luogo è come per un topo vivere in una gigantesca forma di formaggio. A proposito di cibo, l’autrice ha pubblicato L’olivo il più importante fra gli alberi e altri racconti per ragazzi.

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