sabato, 15 Febbraio 2025

Riceviamo e pubblichiamo dalla scrittrice poetessa materana Antonella Pagano:

Sono testimone indiretta ma ho il privilegio di aver ricevuto il DONO della MEMORIA direttamente da Elisa Springer. Memoria bruciante che lacera brucia destabilizza sconvolge graffia…corrode…fa porre quesiti a cui non vi sono risposte logiche….

Nobile gesto quello di donare il sangue ad una persona che neppure sappiamo chi sia. Nobilissimo gesto quello di donare un nostro organo che consentirà ad uno sconosciuto di vivere la propria vita attraverso il palpito del nostro cuore, o la funzione di un nostro fegato, rene, midollo ad una persona di cui non sappiamo né sapremo mai nulla. Allora? Facciamoci: GENEROSI DONATORI DI MEMORIA. Se la memoria di quanto è accaduto scompare con la scomparsa delle persone che hanno visto con i propri occhi, che ciò che è accaduto di così orribile l’hanno subìto sul e dentro il proprio corpo…se la memoria finisce nelle bare com’era finita nei forni crematori e si dissolve come neve… quei medesimi errori potranno insanguinare nuovamente -e magari piu’ atrocemente- le pagine della storia a venire. Un organo lo si dona ad uno sconosciuto, così pure il sangue…ma…dimentichiamo che su questo piccolo, infinitamente piccolo pianeta è una sola la famiglia del genere umano…principiò con quei 60 uomini africani e poi pian piano…viaggiando…curiosando per le terre, qua e là, più a nord o più a sul, più ad est o più ad ovest, ci siamo moltiplicati e abbiamo adattato i colori e le forme all’ambiente circostante. Dunque quel sangue, quell’organo sono stati donati ad un nostro familiare, più o meno vicino nel nostro albero genealogico (altra forma forzata di definirci nell’essere e nell’appartenere, forma strumentale)…ma pur sempre un nostro familiare….pensieri e Stati razzisti,  forme discriminatorie di ogni genere, totalitarismi politici o religiosi che siano – benchè partoriti dalla mente del Genere Umano – che è uno e solo-, nazionalismi e tutta quella cascata rovinosa di ismi hanno l’abilità perversa di cancellare la bellezza della differenza, la danza delle differenze che fanno l’armonia per cui un bambino nasce con i capelli rossi e gli occhi verdi, le gambe di gazzella con cui danzare e correre, i capelli neri e gli occhi azzurrissimi, la pelle di perla o d’ambra o d’ebano…che meraviglia! E i confini politici tra nazioni? Tra territori ?…a fronte d’un universo che non ha posto confini al cielo…alle stelle…ai pianeti e non ha posto spranghe ai buchi neri e a quella che erroneamente chiamiamo materia “oscura” a causa della nostra miopia…non ne conosciamo la natura. Non raccontare generosamente…che è donare la memoria…è come sigillare la bocca a nostro nonno, alle sue magnifiche  storie, alle fiabe di nostra nonna, alle ricette della zia, alle avventure dello zio e poi del nostro vicino di casa, del compagno di scuola, dell’amico con cui abbiamo fatto l’università o la scuola elementare, del nostro concittadino incontrato casualmente in un altro continente…è come sigillare la bocca di nostra figlia quando torna a casa e ci narra di come sta vivendo là dove ha trovato lavoro…dove sta studiando…e di nostro marito o nostra moglie nella narrazione dei palpiti d’amore…tutta una memoria…piccola, grande, angosciante, terribile, maestra …vieppiu’ quella che vede il nostro nonno senza la gamba rimasta sul campo di battaglia a testimoniare il suo coraggio… il coraggio di aver combattuto, giusta o folle che sia stata la guerra, il coraggio di vivere e continuare a dare alla vita stessa pur con una sola gamba. È stato il DONO della mia cara Elisa SPRINGER che ha girato le scuole italiane a narrare le brutture assurde pazzesche inverosimili eppure cruentissime del nazismo, dei campi di concentramento dove le ciminiere sputavano al cielo il fumo delle carni umane arse dal fuoco della follia umana. Eccomi a Roma nel Centro Studi austriaco lo scorso 24 febbraio 2023 per la mostra documentale su Elisa…Amica amata al tempo del suo passaggio a Matera di cui divenne Cittadina onoraria. Ho avuto la fortuna di poter raccogliere dalle sue parole il DONO della MEMORIA. Ed ho avuto il privilegio di essere io in città, nel grande CineTeatro DUNI di Matera a condurre, testimoniare e commentare i 2 libri di Elisa SPRINGER nella serata del 2000 in cui si  celebrava il conferimento della Cittadinanza Onoraria di Matera – città millenaria – ad Elisa Springer – presenti tutte le autorità civili, militari e religiose e tutta la cittadinanza che colmava il teatro- fu il prodromo della GIORNATA della MEMORIA che sarebbe stata istituita nell’anno 2005. Sono testimone indiretta ma ho il privilegio di aver potuto raccogliere direttamente il DONO della memoria bruciante di Elisa Springer. Ancora oggi, ancora una Giornata in cui vivo di persona, direttamente con i suoi connazionali presso il Forum Culturale Austriaco in via Buozzi a Roma la peculiare Mostra dedicata alla Donna Elisa Springer, a tutto quanto seppe raccontare e ancora sa raccontare con quella fine elegante Persona che seppe essere fino alla fine dei suoi giorni. È arrivato a Roma l’ultimo suo cugino da Vienna. C’è stato l’Ambasciatore d’Austria , Ruth Dureghello e tantissima gente a dirLe la gratitudine è l’amore che le vogliamo. Elisa seppe magistralmente porre in una parentesi dolorosa ogni bruttura per non smettere di indossare tutta la propria dignità e la gentilezza solenne che insegno’ a miriadi di alunni e studenti. Oggi lo fa come allora – quando con Filippo Zollino, nostro concittadino, percorse l’Italia in lungo e in largo a DONARE MEMORIA DIRETTA. Poi volle la FONDAZIONE, Lei, lungimirante e profetica, perché’ la MEMORIA avesse vita pur dopo la sua morte. Io ci sono da sempre con Lei, con Filippo, con la Fondazione e nell’oggi. Grata a Francesca LOPANE che ha accolto l’eredità nella sua casa e nel Suo nome muove la MEMORIA insieme ai tanti che in Italia conoscono il VALORE della MEMORIA. 

Che CIASCUNO SAPPIA FARSI DONATORE GENEROSO E RISPETTOSO DI MEMORIA. 

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