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“Amata Siria”, a Matera emozioni in note negli scatti del fotografo Sandro Quarto

Una serata di emozioni in note, quella di ieri sera nell’Auditorium Gervasio del conservatorio “Duni” di Matera. Per la rassegna Mysterium Festival si è svolto il concerto con “Amata Siria – Musica che racconta storie”. Si tratta di un progetto che ha la benedizione di Papa Francesco e del patrocinio dell’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (UNHCR), racconta in musica il dolore di una terra piegata da una lunga guerra che sembra essere stata dimenticata.

Sul palco l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Nahel Al Halabi, con l’attrice Daniela Delle Grottaglie e le coreografie di Flaminia Ciura.

 Il programma musicale, realizzato in collaborazione con l’Associazione culturale CEDEM Centro danza di  Talsano e coreografie di Flaminia Ciura.

«Muore solo chi viene dimenticato, nessuno è solo se la sua sofferenza viene condivisa». Nahel Al Halabi, compositore e direttore d’orchestra di Damasco, parla così della sua “Amata Siria” da dove manca dal 2012, da quando cioè la guerra lo ha costretto a partire lasciando prestigiosi incarichi, come quello di professore ordinario presso il Conservatorio Superiore di Musica di Damasco (Accademia Nazionale di Musica), la direzione dei Conservatori del Paese e la guida della sua creatura, l’Orchestra Filarmonica Siriana (Syrian Philarmonic Orchestra).

Il concerto è stato promosso da Comune di Matera, Regione Basilicata, Basilicata Circuito Musicale e l’Orchestra della Magna Grecia e in collaborazione con Ministero della Cultura e le Corti di Taras e con il Comitato scientifico del Mysterium Festival.

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