venerdì, 29 Marzo 2024

Giunge a conclusione la sesta edizione del progetto di rigenerazione sociale mediante la narrazione, dedicata al tema “Stupore”. La diretta streaming si terrà mercoledì 23 giugno, alle 18:40, sulla pagina facebook dell’associazione Amabili Confini.

Ospite dell’ultimo appuntamento online sarà la scrittrice Laura Pugno (foto in copertina di Elio Mazzacane), che dialogherà con gli autori dei racconti selezionati, provenienti da altri luoghi della Basilicata o da altre regioni.

Seguirà la conversazione con le autrici delle poesie scelte e ispirate al tema di quest’anno. L’autrice presenterà, inoltre, il suo romanzo La metà di Bosco, edito nel 2017 dalla casa editrice Marsilio. Racconto di una storia liminale, di un viaggio iniziatico in cui si esplora la presenza di una “fantasmale, ma amica, sovraumanità”.  

Il palinsesto della sesta puntata prevede:

alle18.45: “I racconti dei detenuti”, lettura degli elaborati giunti dalla Casa Circondariale di Matera con intervento dell’educatrice Angela Di Persia;

alle 18.55: “I racconti Fuori zona”: Giovanni Contarino, autore di Gionata, e Giovanna Labarile. autrice del racconto Lo stupore, dialogano con la scrittrice Laura Pugno;

alle 19.10: “Amabili versi”: Martina Pietricola, autrice della poesia Alla ricerca dell’essenza, e Carmela D’Andrea, autrice del componimento Stupore, conversano con Laura Pugno;

alle 19.25: “Frammenti musicali” a cura della cantautrice Rita Zingariello;

alle 19.30: “La letteratura, un viaggio di iniziazione. Storia di confini, risvegli, isole”. Rita Montinaro e Isabella Marchetta incontrano Laura Pugno, autrice del romanzo La metà di bosco.

“Anche questa volta, -sottolinea il direttore artistico Francesco Mongiello– la rassegna ha suscitato l’interesse del pubblico presente alle dirette, grazie a un palinsesto ricco di rubriche e di ospiti. Abbiamo approfittato delle opportunità che ci offriva il digitale conferendo un respiro più ampio alla nostra iniziativa e aprendoci ad altre esperienze. Grazie alla collaborazione con la casa editrice Iperborea, infatti, abbiamo avuto il piacere di intervistare la scrittrice danese Siri Jacobsen, una delle voci più originali della letteratura nordica; al contempo abbiamo dato anche maggiore risalto alla nostra vocazione inclusiva, dando voce ad altri operatori culturali in una rubrica creata apposta per loro”.

Come per le edizioni precedenti, al termine della rassegna tutti gli elaborati pervenuti saranno inseriti in un’accurata antologia e pubblicati online sul sito www.amabiliconfini.it.

Nell’attesa e con l’auspicio di tornare ad incontrarsi nei quartieri di città per la futura edizione, lo staff di Amabili Confini è già al lavoro per l’iniziativa “Scrittori allo specchio”, che si svolgerà a settembre e vedrà protagonista l’affascinante mondo della traduzione.

Laura Pugno, biografia.

Nata a Roma nel 1970, è autrice di poesia, prosa, saggi e testi teatrali. Ha pubblicato sei romanzi: La metà di bosco (Marsilio, 2017), La ragazza selvaggia (Marsilio, 2016 – Premio Campiello Selezione Letterati), La caccia (Ponte alle Grazie 2012 – Premio Frignano 2013 per la Narrativa), Antartide (minimum fax, 2011 – selezione Premio Ultima Frontiera e Premio Maria Teresa Di Lascia), Quando verrai (minimum fax, 2009 – selezione Premio Volponi), Sirene (Einaudi – Premio Libro del Mare 2008 e Dedalus 2009; selezione Premio Bergamo). Ha scritto otto raccolte poetiche, una raccolta di racconti e due saggi. Dal 2015 al 2020 ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid.

La metà di bosco, sinossi.

Salvo Calvi, medico dell’Unità del Sonno che paradossalmente soffre d’insonnia, accetta l’invito di un amico sull’isola greca di Halki. Il sole dell’estate sembra placarlo, acquietare il ricordo della moglie e la figlia che ormai non fanno più parte della sua vita. Ma, dopo una gita in barca al vicino isolotto di Krev, una ragazza, Cora, cade in mare e scompare. Viene ritrovata qualche giorno dopo sulla spiaggia. Uccisa con un colpo d’arma da fuoco. Non è però un giallo quello che l’autrice va a costruire: piuttosto un viaggio di iniziazione al lutto insieme doloroso e quieto, disperato e senza sgomento. Con La metà di bosco Laura Pugno conferma il suo talento nel raccontare, con fredda dolcezza e limpidità allucinata, storie al limite: se nella Ragazza selvaggia e nell’ormai classico Sirene il confine era quello tra l’umano e l’animale, qui a essere esplorata è la variante angelo: una fantasmale, ma amica, sovraumanità.

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