martedì, 23 Aprile 2024

Il presidente Bardi: “Ha vinto la politica delle cose concrete”

“È stata premiata la politica delle cose concrete. I cittadini sono stanchi di ascoltare parole, vogliono vedere i fatti, e quando li vedono premiano. La condivisione di programmi con il campo allargato può dare nuovi risultati, realizzando le iniziative e i processi...

Riceviamo e pubblichiamo dal vescovo della Diocesi di Matera-Irsina don Pino Caiazzo:

Come Chiesa di Matera-Irsina, in preparazione al XXVII Congresso Eucaristico Nazionale, abbiamo fatto una scelta comune nel vivere l’adorazione eucaristica delle Quarantore in tutte le nostre chiese dal 31 marzo al 03 aprile.

Tradizione che risale tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500 in memoria delle quarantore trascorse da Gesù nel sepolcro: fra la morte (venerdì santo) e la risurrezione (domenica di Pasqua). A Messina nel 1459 a causa di terribili scosse di terremoto, con danni e morti incalcolabili, il Senato ordinò che “venisse pubblicamente esposta la Sacra Eucaristia con l’adorazione di Quarantore nella chiesa del monastero di Montevergine…”. Nel 1534 dal Duomo di Milano l’adorazione di questo tempo incominciò a divulgarsi in tutta la Chiesa.

Attraverso il silenzio, l’adorazione e la preghiera vogliamo stare davanti a Gesù, affinché, dopo la pandemia, possiamo tutti “tornare al gusto del pane” per una Chiesa più eucaristica e sinodale.

Sentiamo di adorare la presenza viva di Gesù nel pane eucaristico ed elevare la nostra comune preghiera, implorando da Dio e per intercessione della Vergine Maria della Bruna la pace nel mondo, nel cuore dell’Europa, tra Russia e Ucraina.

Ci sostengano con il loro esempio e la loro preghiera i nostri santi protettori Eustachio, Eufemia, Giovanni da Matera.

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