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Ad Amabili Confini, Eraldo Affinati disvela Nuovi Orizzonti

Il viaggio nei quartieri della quarta edizione di Amabili Confini non poteva avere inizio in maniera migliore. Eraldo Affinati, in perfetta sintonia con lo spirito del progetto, si è posto soprattutto in ascolto di una narrazione corale di quelle che sono le nuove periferie interiori, prim’ancora che urbane. Lo scambio, assolutamente alla pari tra Affinati e i suoi interlocutori, di emozioni e visioni su esperienze e aspettative di vita hanno davvero squadernato “Orizzonti” inaspettati. I tre incontri con lo scrittore plurifinalista al premio Strega e vincitore del Campiello nel 1997, a Villa longo, al Liceo Duni di Matera e a Miglionico, sono stati un gratificante viaggio interiore per tutti i presenti. Nella serata di giovedì, a dispetto della pioggia che ha costretto gli organizzatori  a trovare confortevole riparo nella sede dell’associazione Anziani Uniti di Matera, splendeva il sole sui volti di chi si è posto in ascolto, insieme ad Eraldo Affinati, delle storie di Alice Rondinone, splendida 15 enne, che con disarmante naturalezza ha spiegato ai grandi cos’è la felicità, e di Costantino Dilillo, acuto e profondo osservatore di storie “minori”, rispettivamente autori del racconto selezionato per sorteggio e  di quello scelto dal team. E sono arrivate dritte al cuore le parole di Mustafà e le reticenze del suo amico del Gambia,  due giovani migranti seguiti dall’associazione Tolbà che hanno dato voce, attraverso i loro racconti, al desiderio tutto umano di trovare il proprio “Orizzonte” di vita. Con  le letture di  Genoveffa Capuzzi, la “voce narrante” di Amabili Confini 2019 a fare da contrappunto, e gli intermezzi puntuali di Maria Rosaria Salvatore, coordinatrice degli incontri di quartiere,  la serata è scivolato via, come acqua di fonte. E anche nella chiacchierata di Affinati con il professor Saverio Ciccimarra e la giornalista Antonella Ciervo, il libro dello scrittore “Via dalla pazza classe” è rimasto sullo sfondo. In primo piano, potente, è emersa  la straordinaria esperienza delle scuole Penny Wirton per l’insegnamento gratuito della lingua italiana agli immigrati, un nuovo modello didattico in cui ci si guarda negli occhi,  e tutti imparano da tutti.  Un incontro, insomma, in cui Eraldo Affinati si è dato senza riserve  e senza riserve ha preso da ognuno dei presenti, catturando sguardi, sorrisi, commenti a mezza voce. E la stessa contagiosa positività ha accompagnato l’incontro di venerdì mattina , al Liceo Classico Duni di Matera,  in cui a dialogare con l’autore, coordinati dalla professoressa Angela Capurso, sono stati  gli studenti Francesco Guarnieri (IV C) e Teresa Di Pace (III B).“Semi di bellezza” sono stati piantati anche, nell’incontro di venerdì pomeriggio, al  Castello del Malconsiglio di Miglionico, dove a dialogare con l’autore, insieme a  Marzia Dalessandro, sono state anche Nancy Grande, autrice del racconto sorteggiato e  Raffaella Loglisci, autrice del racconto scelto dal team di Amabili Confini.

Il prossimo appuntamento di Amabili Confini è con Mary B. Tolusso, il 23 maggio in piazza San Francesco a Matera e il 24 maggio  all’Abbazia di San Michele Arcangelo a Montescaglioso.

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