mercoledì, 24 Aprile 2024

Il presidente Bardi: “Ha vinto la politica delle cose concrete”

“È stata premiata la politica delle cose concrete. I cittadini sono stanchi di ascoltare parole, vogliono vedere i fatti, e quando li vedono premiano. La condivisione di programmi con il campo allargato può dare nuovi risultati, realizzando le iniziative e i processi...

Giovedì 21 luglio alle ore 20,15 in piazza Eraclea, presso il Caffè Letteraio “Fahrenheit 451” sarà presentato il libro “Santi in paradiso e pazienti in fuga” scritto da Vincenzo Maida, pag.312, Valentina Porfidio Editore.

Interverranno Maria Antonietta Tarsia, Presidente regionale di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, gli avv. Giuseppe Labriola e Maria Bamundo, coordinerà la giornalista Cristina Longo, concluderà la serata una performance dell’Hermes Teatro Laboratorio di Matera.

Il testo rappresenta di fatto un’inchiesta esposta in forma narrativa sulla sanità lucana dall’approvazione della legge 833/78 fino ai nostri giorni .

Con un linguaggio incalzante e una forma scorrevole, l’autore narra tanti episodi comici, drammatici e tragici che legati come i grani di un rosario, fanno comprendere perché un lucano su quattro  va a curarsi fuori regione, con una spesa annua di mobilità passiva che oscilla tra i cinquanta e i cento milioni di euro (dati AGENAS).

La Basilicata è superata in negativo solo dalla Calabria che spende ogni  anno circa trecento milioni di euro. Spesso i lucani, come i calabresi, vanno a curarsi al Nord da valenti professionisti originari del Sud, a volte degli stessi piccoli  paesi da cui provengono i pazienti.

Ha scritto nella prefazione Maria Antonietta Tarsia, Presidente Regionale Cittadinanzattiva- Tribunale per i diritti del malato: “Negli ultimi anni, circa due milioni di giovani hanno lasciato il Sud Italia. Ѐ un esodo che ci impoverisce e rispetto al quale non vi sono serie politiche di contrasto. Tra loro ci sono tanti valenti professionisti che hanno scelto di studiare fuori dalla loro regione e non vi hanno più fatto ritorno.”

Con legge 833 del 1978 veniva istituito il Servizio Sanitario Nazionale con l’obiettivo di gratuitamente erogare a tutti l’assistenza sanitaria. Fu allora che il banchetto della sanità si è aprì alla famelica voracità partitocratica.

Le disfunzioni, la disorganizzazione, la mancanza di appeal delle strutture sanitarie lucane sono il frutto di una gestione che al merito, alle capacità, alla qualità dei professionisti e alla efficacia e efficienza dell’organizzazione ha privilegiato la fidelizzazione politica per la raccolta del consenso.

Vincenzo Maida è nato e vive a Montalbano Jonico (MT).

Ha conseguito la Laurea Specialistica in Scienze del Servizio Sociale presso l’Università LUMSA di Roma (equiparata a Scienze Politiche) ed ha frequentato un master sulla Comunicazione Pubblica per dirigenti di Uffici Stampa.

Dal 1993 è iscritto all’Ordine dei Giornalisti. Ha collaborato con varie testate giornalistiche: “Vento del Sud”, “Roma”, “Il giornale di Napoli”, “Novantesimo Minuto”, “Italia Settimanale”, “Il Secolo d’Italia”, l’emittente televisiva TBM di Taranto.

È stato: componente del CO.RE.RAT di Basilicata ( Comitato regionale sui servizi radio televisivi), della redazione di Matera del quotidiano “Lucania”, Direttore Responsabile dei periodici “Heraclea”, “InformaSanità” e “Metis Magazine”.

Dal 1995 al 2008 ha svolto l’attività lavorativa come Responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Azienda Sanitaria di Montalbano Jonico e dal 2008 al 2020 dell’Azienda Sanitaria di Matera.

Ha scritto: i testi teatrali “Rachele Cassano 1799”, “Scorie e cicorie show”, “Il campanello d’oro”, “Preti e Briganti”, “Teorema dell’essenza”, “Sancia Dentice”, “Naufragio di stelle”, “Pietre e Petrolio”, “Una terra nell’anima”, “Francesco Lomonaco: ultimo scritto” (tutti portati in scena).

Ha pubblicato: le raccolte di poesie “L’arco e la daga” e “Trasgressioni”; i romanzi storici “La castellana”, “I muri parlano”, “La ragazza sui calanchi”, “Non ho tradito”, “Nicola Romeo”, la raccolta di testi teatrali “Teatro delle origini”.

Una tesi di laurea sulla sua produzione drammaturgica è stata discussa presso il DAMS dell’Università di Bologna.

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