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A Matera una grande Mostra-evento per il centenario pasoliniano, negli Ipogei Motta dal primo giugno al 5 luglio promossa dal Circolo La Scaletta. Esposte anche le foto di Danilo Mauro Malatesta

Pasolini e Matera, un legame indissolubile. In occasione del centenario della nascita del cineasta, poeta e intellettuale, Matera ospiterà una grande Mostra-evento, ambientata all’interno dei mirabili Ipogei Motta, nel cuore della città.
Il Circolo La Scaletta, che da decenni promuove e organizza straordinarie mostre d’arte nella città dei Sassi (quella dedicata a Salvador Dalì è tutt’ora in corso), non ha voluto mancare all’appuntamento con le celebrazioni pasoliniane, ospitando una Mostra partita il 5 marzo a Roma col titolo di “Silentium: oltre il Vangelo secondo Matteo”, che a Matera si arricchirà di un importante numero di opere e di grandi ospiti.
Il nucleo centrale della mostra, ideata da Marina Sonzini e curata con Edoardo Delle Donne, è stato concepito come un percorso parallelo: da un lato l’indagine artistica sul senso del sacro che Pasolini compie come cineasta, approdando al “cinema di poesia” e girando a Matera nel 1964 la parte più consistente de Il Vangelo secondo Matteo. Dall’altro, l’analogo percorso del fotografo Danilo Mauro Malatesta che nel 2017 realizza la sua prima ambrotipia di soggetto sacro, La Sindone di Vetro, esposta al Museo della Sindone di Torino, e successivamente nel 2019 scatta De secunda Pietate, le Schegge Mistiche e il Sacro Atelier.

Intorno a questo nucleo centrale di opere (Pasolini a Matera raccontato attraverso le storiche, iconiche fotografie di Domenico Notarangelo, che ancora oggi girano il mondo grazie alla passione dei suoi figli), si estende la parte della mostra che racconta il Pasolini uomo e intellettuale in costante ricerca.
Le opere iper-realistiche di David Parenti in un grande ciclo denominato “Pasolini: per pura passione” e i disegni di Francesco Tonarini, che, dopo i ritratti della mostra romana, ha realizzato appositamente per Matera 20 tavole dal titolo “il mio Pasolini”, attraverso le quali racconta tutta la vicenda artistica e umana di questo gigante della cultura italiana.

Gli Ipogei Motta, che all’interno conservano intatte la macina di un mulino e un palmento, diventano il luogo simbolico dove raccontare la parabola del Vangelo secondo Matteo: quella di un Cristo fattosi uomo, che dona all’umanità il corpo e il sangue del suo sacrificio.  La mostra parte dal racconto del Cristo di Pasolini e della sua Gerusalemme tra i Sassi, per arrivare alla moderna visione di Malatesta, che dopo la Sindone – ultimo segno tangibile del passaggio terreno di Gesù – lo mostra risorto, recante in braccio una donna, che rappresenta al tempo stesso sua Madre e l’umanità tutta, a cui consegna il suo Vangelo più profondo: quello dell’amore e del perdono.
“De secunda Pietate” (che arriva a Matera grazie ad un prestito speciale della Chiesa rettoria di Sant’Andrea al Celio di Roma) porta con sé anche una storia di grande attualità: nel giorno di Pasqua di quest’anno,  Malatesta l’ha portata a Odessa stampata su un telo. L’ha stesa come segnale di pace dinnanzi alle barricate insieme alle più alte cariche religiose della città e l’ha riportata in Italia, firmata dal Vescovo di Odessa e dagli abitanti della città più blindata del mondo. Un gesto di grande impatto simbolico, ripreso dal tutte le televisioni ucraine.
La storia si fa quindi anche attualità, perché non si può parlare di Pasolini se non raccogliendone e tramandandone il lascito di pensiero, di modernità, di critica e di allarme.

Ad accompagnare i visitatori in questo percorso, interverranno ospiti prestigiosi. Aprirà il regista spagnolo Miguel Angel Barroso, col suo “Pier Paolo”, che ripercorre i luoghi della vita del poeta; poi il saggista Georgios Katsantonis, a seguire la giornalista d’inchiesta Simona Zecchi, i cui due libri “Massacro di un poeta” e “L’inchiesta spezzata” hanno indagato a fondo i misteri dietro l’omicidio di Pasolini. Poi il grande storico del cinema Piero Spila che quest’anno ha curato il volume “Tutto Pasolini”; quindi una prestigiosa conferenza del Prof. Nicola Feruglio sul Cristo sociale di Pasolini, e ancora il regista Enzo De Camillis col suo docu-film “Un intellettuale in Borgata” in cui Leo Gullotta legge “Io so…”, per chiudere in bellezza ospitando David Grieco, con il suo documentario dedicato a Mimì Notarangelo “Ladro di anime” e naturalmente con il suo film “Macchinazione”, in cui uno straordinario Massimo Ranieri interpreta Pasolini.


Saranno 5 settimane di grande arte e cultura, di scambio, di incontri e dialoghi. Una mostra potrete scoprire aneddoti meno conosciuti, come la storia del produttore Alfredo Bini; vedere la cinepresa Arriflex usata da Pasolini a fianco dei grandi banchi ottici Tailboard ottocenteschi con cui Malatesta ha realizzato le sue ambrotipie; sfogliare alcune preziose prime edizioni, libri illustrati, saggi di approfondimento.
Camminerete simbolicamente tra le croci del Golgota materano, incrociando le immagini di mamma Susanna, di Natalia Ginzburg, Alfonso Gatto, Giorgio Agamben, Elsa Morante, dei tanti intellettuali e amici del poeta che presero parte a quel set indimenticabile insieme ovviamente alla troupe (Manolo Bolognini, Maurizio Lucidi, Tonino Delli Colli) e a Enrique Irazoqui, il Gesu’ di Pasolini, lo studente spagnolo che combatteva la dittatura, a cui Matera concesse nel 2011 la cittadinanza onoraria.
Un percorso che vuole raccontare un Pasolini VIVO: vivo nel suo lascito artistico, nei suoi film, nel suo corpus di opere, ma anche e soprattutto nella sua lucida e penetrante visione del mondo.

Edoardo Delle Donne, storico dell’arte e co-curatore insieme a Marina Sonzini della Mostra:   
“Matera era entrata nel cuore di Pier Paolo Pasolini. Passando dalla strada degli occhi e delle orecchie le era entrata nel cuore, lo abitava. Un’ispirazione ed un’emozione che emergevano dalla polvere della storia, che bruciava in fondo ad ogni vento. Questa mostra nel suggestivo scenario degli ipogei Motta, è un omaggio a quell’amore profondo del poeta e dell’uomo per la città dove si realizza ancora oggi la straordinaria coincidenza dei sogni con la vita.”

Paolo Emilio Stasi, Presidente del Circolo culturale La Scaletta:
“La grande mostra dedicata a Pasolini negli ipogei Motta, segue altri due eventi già organizzati dal Circolo La Scaletta: In anticipo sulla vita vera, il cinema di Pier Paolo Pasolini (5 marzo) e Pier Paolo Pasolini e i suoi Sassi – varianti poetiche e variazioni cromatiche, (8 aprile) Celebrare Pier Paolo Pasolini (il grande irregolare, inadempiente a ogni nomenclatura, obbediente solo al vero.) nel centenario della nascita, nella città scenario delle sequenze più importanti del film “Il Vangelo secondo Matteo”, dunque non vuole essere solo un omaggio rituale, ma la riaffermazione di una poetica che era soprattutto esperienza di vita e rivelazione.

La sua arte resta senza età e senza dimora, affascinata dall’eterno, in cerca dell’origine familiare dell’umano. Ed è proprio a tutto ciò che il Circolo Culturale La Scaletta vuole dedicare il suo ricordo.”

Appuntamento a Matera, dal primo giugno al 5 luglio 2022 negli Ipogei Motta, in via San Bartolomeo 46.

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