giovedì, 25 Aprile 2024

Sapete qual è la frase più celebre dell’intera storia del cinema? “Il mio nome è Bond. James Bond”.

Da oltre sessant’anni (da quando uscì Licenza di Uccidere, il primo film della saga) a oggi, il “mantra” dell’agente segreto di Sua Maestà continua a detenere il primato nell’immaginario collettivo, insieme a tutte quelle piccole “manie” che sono un po’ il marchio di fabbrica di 007 – il cocktail “Vodka Martini agitato, non mescolato”, l’Aston Martin la pistola Walther PPK, le affascinanti Bond girl…

Ma le pellicole dedicate a James Bond hanno un altro “elemento unico, riconoscibilissimo e amato dal grande pubblico di tutte le latitudini: le colonne sonore”.

“Monty Norman e John Barry, George Martin e Marvin Hamlisch, passando per Michael Kamen, Eric Serra, David Arnold, Thomas Newman o Hans Zimmer: alcuni dei più grandi compositori, produttori e arrangiatori degli ultimi decenni hanno firmato colonne sonore destinate a restare impresse nella memoria di almeno quattro generazioni di appassionati di cinema”.

A spiegarlo in modo coinvolgente e accattivante è Michelangelo Iossa in 007 Operazione suono. Solo per le tue orecchie: canzoni e colonne sonore al servizio segreto di James Bond (Rogiosi editore, prefazione di Monty Norman, pluripremiato compositore britannico e creatore del James Bond Theme), un percorso in musica che spazia su tutti i film dedicati all’agente nato dalla penna di Ian Fleming.

Un saggio, imperdibile per i fan di Bond – è infatti una bibbia sulle musiche che hanno accompagnato le pellicole – che anticipa l’uscita dell’attesissimo film “No Time To Die” – sarebbe dovuto arrivare nelle sale lo scorso aprile ma la pandemia ne ha fatto slittare di un anno l’uscita, ad aprile 2021, si spera.

Il volume di Iossa consente una full immersion nelle pellicole dedicate a 007: per ognuna ci sono schede approfondite, arricchite da note tecniche dedicate al cast, locandine e foto.

Le scene mozzafiato, gli inseguimenti, le sparatorie e gli agguati vengono rivissute dalle canzoni memorabili – interpretate da Shirley Bassey a Billie Eilish, da Adele a Sir Paul McCartney, passando per Tina Turner, Sam Smith, i Duran Duran, Louis Armstrong o Tom Jones – e dai temi orchestrali della saga, dallo strumentale James Bond Theme di Monty Norman alla colonna sonora di No Time To Die del Premio Oscar Hans Zimmer, passando per le leggendarie soundtrack di John Barry, George Martin, David Arnold, Eric Serra, Michael Kamen, Michel Legrand, Jerry Goldsmith, Thomas Newman, Burt Bacharach e, naturalmente, John Barry.

Una carrellata di emozioni in note che approda inevitabilmente a “No time to Die” e alla scelta sorprendente fatta dal team produttivo: la musicista Billie Eilish, una diciottenne statunitense – la più giovane interprete di un brano di 007 dell’intera saga – dalle caratteristiche inedite e singolari compositrice, insieme al cantautore Finneas (suo fratello e collega) la canzone “No Time to Die”, che è dovuta passare al vaglio di 007 in persona.

La presentazione ufficiale del volume si svolgerà il 16 dicembre alle 19 sulla pagina Facebook di Rogiosi Editore. Modera il giornalista Christian D’Antonio, direttore di The Way Magazine. Sarà presente l’autore del volume, il giornalista e scrittore Michelangelo Iossa il musicista Fabrizio Fedele presenterà in anteprima una sua rilettura del “James Bond Theme” di Monty Norman.

Il libro è on line sul sito Rogiosi e prevendita con lo sconto speciale del 20% (aggiungere codice sconto in carrello: JAMESBOND). Da domani è disponibile in libreria.

Foto dal set materano di “No time to Die” (Michelangelo Iossa)

L’INTERVISTA

007 Operazione suono è un viaggio appassionante nelle colonne sonore delle pellicole della saga di James Bond che inevitabilmente riflette il suo “debole” nei confronti dell’agente segreto di Sua Maestà. Come è nato il suo amore per 007?

“Nei primissimi anni Settanta, quando ebbe il suo primo incarico professionale da bancario, mio padre Luigi (‘Gigi’) si trasferì da Napoli a L’Aquila, città dove sono nato. Mio nonno Antonio lo raggiungeva periodicamente nel capoluogo abruzzese e fu proprio lì che i due videro “A 007 dalla Russia con Amore” con Sean Connery al cinema Capitol, proiezione inserita nell’ambito di una retrospettiva dedicata ai primi film della saga bondiana.

Un decennio più tardi, io e mio padre ci imbattemmo fortuitamente in un’altra retrospettiva cinematografica dedicata ai primi tre capitoli della saga di 007, stavolta al Cinema Vittoria di Napoli, città in cui vivo da sempre: avevo 8 anni ma l’immagine di quella spia inglese, della sua Aston Martin e del villain Auric Goldfinger mi affascinarono immediatamente.

Qualche anno più tardi furono le musiche e le canzoni di quei film a catturare per sempre la mia personale attenzione: il primo seme di 007 Operazione Suono è, infatti, risalente agli anni Novanta.

Oggi accompagno mio figlio Luigi al cinema per ammirare le avventure di Daniel Craig nel ruolo di 007: mi ha anche accompagnato a Matera sul set di No Time to Die, che ho visitato per un reportage per il “Corriere del Mezzogiorno – Corriere della Sera”.

È un viaggio transgenerazionale che accompagna la mia famiglia da cinquant’anni e che ha visto in mio padre Gigi il suo ideale ‘traghettatore’ naturale: lo ringrazio molto per questo. È a lui che devo la mia passione per Ian Fleming e per la sua più incredibile creatura letteraria”.

Qual è il brano che preferisce tra quelli che caratterizzano le colonne sonore di 007?

“Tra le Bond-song che preferiscono svettano certamente “Goldfinger” e “Diamonds are Forever” di Shirley Bassey, “Live and Let Die” di Paul McCartney e “Nobody Does it Better” di Carly Simon”.

Qual è, invece, l’attore che secondo lei ha interpretato meglio James Bond?

“Sean Connery, al quale è dedicato il libro 007 Operazione Suono, è – com’è noto – il primo interprete cinematografico di 007 ed ha impresso il suo marchio distintivo ad un protagonista della letteratura del Novecento, trasformandosi nel riferimento attoriale e iconografico della saga e, più in generale, delle spy story internazionali. Tutti i successivi interpreti della spia britannica hanno dovuto, in misure e tempi differenti, fare i conti con l’interpretazione data dall’attore scozzese sul grande schermo, ancor oggi considerato “il miglior Bond di tutti i tempi” dai risultati di tutti i sondaggi internazionali.

Pierce Brosnan, che ha interpretato James Bond dal 1995 al 2002, ha così ricordato l’attore scozzese all’indomani della sua scomparsa: “Hai gettato una lunga ombra di splendore cinematografico che sopravvivrà per sempre. Hai aperto la strada a tutti noi che abbiamo seguito i tuoi iconici passi”.

Personalmente ritengo che Sean Connery sia ancora il miglior Bond di sempre: sofisticato e felino, pericoloso e sexy, seduttivo ma ironico”.

Quanto tempo ha impiegato per scrivere 007 Operazione suono?

“L’idea originaria del libro risale agli anni Novanta. Dalla seconda metà di quel decennio ho iniziato a raccogliere materiale relativo alle musiche dei film di 007, dapprima sena un reale fine. Nel corso degli anni, l’idea originaria ha preso forma e la mia esperienza di saggista e scrittore nell’ambito della critica e della divulgazione musicale – maturata dal 2003 ad oggi – ha permesso di completare il mosaico.

Gli ultimi due anni sono stati dedicati alla stesura del libro: ho preferito attendere la conclusione della pentalogia di Daniel Craig affinché l’affresco complessivo fosse più coerente, nitido”.

Quali sono le aspettative per “No time to Die”?

““No Time to Die” è probabilmente il film più atteso della saga. Complice la pandemia e il desiderio di vedere Daniel Craig per l’ultima volta con lo smoking di 007, la pellicola ha stimolato l’attenzione di tutto il pubblico internazionale, anche per via del fatto che è il kolossal più lungo del franchise bondiano, con una durata di oltre due ore e quaranta minuti.

Con poco meno di 5.000 giorni e ben quindici anni vissuti nei panni dell’agente 007, Daniel Craig è il più longevo James Bond nella storia della saga ufficiale, avendo battuto i record di Roger Moore (4.526 giorni e 12 anni) e Sean Connery (nove anni, eccezion fatta per “Mai Dire Mai”, pellicola non ufficiale del franchise).

L’attore inglese si è reso protagonista di una vera e propria ‘saga nella saga’: cinque film, usciti tra il 2006 e il 2021, uniti tra loro da una precisa linea narrativa, da “Casino Royale” a “No Time to Die”, passando per “Quantum of Solace”, “Skyfall” e “Spectre”. Con la pentalogia di Craig, il franchise di 007 ha superato la cifra-monstre di 6.900.000.000 dollari, diventando la saga più profittevole dell’intera storia del cinema.

Nessuno avrebbe mai immaginato, prima dell’esordio del 2006, che Craig avrebbe interpretato Bond per un numero di anni più ampio rispetto a quello di Roger Moore, assumendo anche il ruolo di co-produttore ed entrando da protagonista nelle scelte registiche e autorali delle ultime pellicole della saga.

La domanda che i media e i fan si pongono da mesi è sempre la stessa: chi sarà il suo successore?”

Il grande Monty Norman ha firmato la prefazione del suo libro. Che emozione prova ad aver avuto un contributo simile?

“È stata una sorpresa incredibile. Nel corso degli ultimi anni ho contattato alcuni compositori delle colonne sonore della saga per chiedere loro una testimonianza o una breve intervista ai fini della stesura del libro. Le risposte sono state cordiali ma la gran parte di loro erano impegnati in numerosi progetti discografici: con piacere, ho ricevuto – tra gli altri – un delizioso messaggio di ringraziamento e incoraggiamento da parte di David Arnold che, dopo John Barry, è stato il più prolifico compositore della saga.

Lo scorso anno ho poi scritto anche al maestro Norman, autentica leggenda della storia delle colonne sonore cinematografiche: il suo “James Bond Theme” è non soltanto la ‘firma’ musicale di ogni film della serie ma anche la composizione strumentale più celebre della intera storia del cinema. Non avrei mai immaginato che da quella mia prima mail sarebbe nato un rapporto epistolare personale e autenticamente profondo con il maestro Norman. All’età di novantadue anni (!), Norman ha risposto ad ogni mia mail e mi ha scritto che “era felice di essere tra i protagonisti del libro e che sarebbe stato onorato di poter firmare la prefazione del libro”! Non avrei potuto desiderare altro: il regalo più bello e inatteso è stata proprio la testimonianza del maestro Norman.

Ma non è tutto: Monty Norman mi ha personalmente spedito alcune sue immagini, fotografie, autografi e – soprattutto – una riproduzione dello spartito originale del “James Bond Theme” che ho potuto far includere tra le immagini del libro. Un regalo inatteso per me che, sono certo, sarà apprezzato dai fan della saga e dagli appassionati di musica e di cinema”.

Michelangelo Iossa, giornalista, scrittore e docente universitario, collabora con alcune delle più prestigiose testate italiane: è contributor del Corriere del Mezzogiorno, storico ‘dorso’ del Corriere della Sera, e di altre testate del gruppo-RCS nonché di trasmissioni televisive della fascia notturna di Rai Uno (Settenote, Testimoni & Protagonisti – XX secolo, Speciale Sanremo, Mille e un Libro).

Nel corso degli anni ha dedicato al mito-007 numerosi reportage, eventi culturali e special radiofonici. Contributor per Mr. Bond, inserto dedicato a 007 e pubblicato da Live-In Magazine, Iossa è ‘honorary member’ di LeCercle, il James Bond Italian Club. Dal 2011 è ideatore e coordinatore del James Bond Concert Show, progetto musicale che ha calcato i palchi di alcuni dei più prestigiosi festival musicali e culturali italiani. Nel 2012 ha coordinato le celebrazioni del 50esimo anniversario del film Licenza di Uccidere presso l’Ufficio UK Trade & Investment dell’Ambasciata britannica in Italia – sede di Napoli.

Nel 2004 ha ricevuto il Premio per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Rossella Montemurro

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